I Sogni di Astrid
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...un elastico trasparente. Prese il telefono e l'i-Pod e li infilò in una tasca interna del vestito, subito sotto il corpetto. Prese anche il libro della sera prima e si diresse alla Porta. Scese verso il retro della casa, e uscì vicino alla grande quercia, quell'albero l'aveva salvata da tante situazioni noiose, come avrebbe fatto quel giorno. Sul suo tronco, all'altezza delle spalle di Astrid, c'era una cavità che lei aveva tappezzato di gommapiuma, incastrata fra le rientranze della corteccia. Lì mise il libro, in attesa che fosse il momento buono per prenderlo e ritirarsi ai margini del bosco.
La festa cominciò quando arrivarono tutti gli invitati, Astrid fu risucchiata in un vortice di complimenti falsi e sorrisi stucchevoli di bocche sdentate, c'era sua cugina, ma era una viziata e non ci andava affatto d'accordo, prese il regalo, la salutò con un bacio sulla guancia e la evitò per il resto della mattinata. Ammonticchiò i regali su un tavolo e finse di godersi i festeggiamenti. Aveva sperato che, per una fortunata coincidenza, i suoi amici del sito degli amanti dei libri sarebbero venuti, soprattutto la sua amica di'pennà, più che altro di tastiera, Amelia e il ragazzo che si faceva ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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