I Sogni di Astrid
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...Una mezz'ora dopo, Evan vide la sorella seduta sulle radici di un albero al limitare del bosco, quasi per caso, e non resistette alla tentazione di darle fastidio. Le si avvicinò di soppiatto, da dietro e le urlò sulle orecchie "Asociale!" Astrid s'impaurì e chiuse il libro di scatto, sobbalzando. Evan sogghignava lì a fianco. Astrid gli scoccò uno sguardo truce e riaprì i libro cercando il segno "Sei una peste! Non puoi andare a goderti le coccole dei parenti e lasciarmi in pace!?" Evan fu punto sul vivo e reagì "Almeno io non sono un asociale! Tu te ne stai qui a leggere il giorno della tua festa di compleanno ignorando tutto e tutti! Non sei normale!" Strillava "Astrid è matta! Astrid è svitata! Astrid è un po' tocca!" Strillava parecchio e Astrid temette che potesse attirare l'attenzione di qualcuno e far finire la sua pace. Si alzò e prese la direzione del bosco, a passo spedito, per quanto le consentissero i tacchi. Evan le urlò dietro "Dove vai svitata!? Hai paura di me!?" Continuò a ridere e a urlare al limite del bosco mentre Astrid procedeva e vi si addentrava. Ad un certo punto non sentì più la ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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