Mi chiamo Antonino Esposito, ho diciassette anni.
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La professoressa d'italiano è una stronza, tutti i professori lo sono, cercano di umiliarmi con voti bassi e note del cazzo, ma io me ne fotto e li prendo per il culo, quindi, oltre che stronzi sono coglioni.
Mi chiamo Antonino Esposito, vivo a Acerola, ho diciassette anni, frequento la terza liceo scientifico "Cesare Pavese" della mia città.
Immaginatevi che genio doveva essere quello che ha chiamato col nome di uno scrittore piemontese un liceo della Campania, ma lo sanno tutti che chi decide le cose del governo è un imbecille, salvo che si tratti di rubare o sfottere.
A scuola vado bene, ma solo quando ne ho voglia, cioè molto raramente. I professori dicono che sono intelligente, ma non ci vuole molto per quelle quattro stronzate che insegnano, basta ripetere cose di poco senso con un sorriso cretino o meglio servile.
Mi fa schifo prendere otto o nove, non tanto per il voto, di cui me ne fotto, ma non sopporto i complimenti della prof: "Bravo, vedi che se studi puoi essere il migliore della classe?". Meglio prendere due che guardare in faccia quella cogliona.
La prof d'italiano mi fa vomitare, a volte la guardo con un sorriso cattivo,... [segue »]
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