P. I.

...particolarmente serena, ma questo non m'ha mai impedito d'essere al contempo una persona solare quando le condizioni me lo avessero permesso. Non che io mi ritenga lunatico, credo solo che la malinconia sia il mio modo d'essere, il mio modo d'affrontare forse la solitudine e il rapporto con me stesso, ma con le altre persone non ho mai sentito il bisogno di far pesare questo mio aspetto su di loro.
Ho tuttavia sempre notato quanto la mia capacità produttiva fosse legata piuttosto a stati d'animo irrequieti, travolgenti, "sublimi" se m'è concesso ricorrere ad un termine romantico, o ad un totale abbandono alla malinconia che degenera nella più logorante "gioia di sentirsi tristi" (per citare Hugo). La felicità, la soddisfazione, l'entusiasmo, sicuramente non richiedono una catarsi: cosa ci può essere di meglio che godersi tali stati animo? Sicuramente non il ragionarci, sicuramente non sono sentimenti di cui nessuno vorrebbe purificarsi. Eppure arrivai ben presto a desiderarlo.
In tutta onestà nel momento in cui tornai a casa raccolsi il primo pezzo di carta che trovai e ci vomitai sopra, euforico, un paio di rime. Piacevoli, metricamente impeccabili, ma, non mi trasmettevano niente: ero troppo pervaso da una salubre ebbrezza da non poter ... [segue »]