P. I.
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...convincente, mi sta scivolando via senza che con esso riesca a dar vita a qualcosa di buono. In passato (riaffiorano vecchi ricordi scolastici) so che le droghe contribuirono molto ad un sensibile aumento della mia creatività, che si trattasse di disegnare, di comporre poesie o di toccare note stonate su di uno scordato pianoforte. Ricordo come al ritorno dai miei sabati sera, non mi gettassi mai a letto ma raccoglievo le ultime energie, che poi si alimentavano a vicenda smosse dallo spaziare della mente. Riversavo il mio "sballo" in forme e parole tanto soddisfacenti, quanto decisamente "malate" (per utilizzare un termine cui mi piaceva ricorrere ai tempi). Quando scoprii i divertimenti dell'alcool, e li sposai coi piaceri forse più monotoni della marijuana, questa stravaganza ne uscì fortificata. Ciò mi costò la perdita di capacità logiche è vero, ma su di esse non avevo mai riposto alcuna fiducia né interesse. Ho sempre pensato che una mente matematica sia una mente in grado di trovare la strada più veloce alla risoluzione d'un problema; ma in che modo dovrei essere interessato a percorre un'uggiosa strada asfaltata quando tutto intorno ad essa si snodano chilometri di pittoreschi viali alberati? Senza contare che spesso sentivo ... [segue »]
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