On sleepless roads the sleepless go
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...trovano da bere, Marci si allontanò dalla sua bocca solo per dirle: "lo volevo da così tanto tempo, ora sta finalmente succedendo. Ti amo." Di nuovo, la sua dolcezza le diede un brivido di desiderio, anziché spaventarla. Quel brivido che le scosse ogni fibra dell'essere, spingendola di nuovo a cercare le sue labbra e ogni centimetro della sua pelle ormai nuda, a rincorrere il piacere di sentirsi sfiorare da mani che la conoscevano a memoria, che non avevano bisogno di impegnarsi per darle piacere. Ma quella sera, era tutto diverso. On capiva perché, ma le sembrava un nuovo inizio, una nuova possibilità, Marco la fece stendere di nuovo supina, le bloccò le mani sopra la testa e continuò solo a baciarla, il viso e il collo per quella che sembrava l'eternità, facendola impazzire per la voglia che esplodeva, non accennava a cambiare posizione o atteggiamento, sembrava che volesse mangiarla. I suoi occhi avevano un guizzo strano, come di un cieco che riesce a vedere il sole per la prima volta. Marta cercava di spostarlo, di liberarsi, voleva toccarlo, voleva appropriarsi di tutto, di ogni brandello della sua persona, nulla doveva restare pulito o abbandonato, ma lui non la lasciava.... [segue »]
Composto lunedì 3 ottobre 2011
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