Scritto da: *marta*

On sleepless roads the sleepless go


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...persino comprato un pupazzo, l'abbracciava stretta sul letto, senza chiederle nulla, senza pretendere nulla. Come se il semplice fatto di star lì, insieme, fosse abbastanza anche per lui. Ogni tanto le baciava la fronte, o le accarezzava una guancia, o la testa, per restare poi immobile al suo fianco, in silenzio, a cullarla mentre la musica andava avanti, le canzoni si susseguivano come in una ninnananna, i suoi occhi si chiudevano lentamente, senza lasciarle via di scampo. Ma Marta non poteva, non voleva dormire, doveva dirgli troppe cose, doveva smettere di mentire e di nascondere i propri sentimenti, le persone morivano troppo spesso nella sua vita, anche se solo in sogno... si sforzò di restare sveglia, si mise a sedere e lui la seguì, senza staccare neanche un dito dalla sua spalla nuda, e lei si accoccolò sul suo petto, fissava il vuoto perché i suoi occhi la facevano sempre perdere, e cominciò a dire: "Tu mi salvi sempre. Ti ho detto quanto stavo male ieri mattina e tu stamattina eri qui, seppure fosse così lontano e oggi avresti dovuto lavorare. Tu mi salvi sempre e io non ti dirò mai grazie abbastanza, per questo. Ma c'è una cosa che ... [segue »]
Composto lunedì 3 ottobre 2011

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