On sleepless roads the sleepless go
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...Non si lasciava sfiorare. Quando finalmente ebbe il fiato di chiedergli perché si stesse comportando così, lui le rispose sommessamente che non aveva fatto quel lungo viaggio per fare sesso, l'aveva fatto perché lei aveva bisogno di sicurezze e di qualcuno che la facesse sentire al sicuro. Non poteva lasciare che il corpo li dominasse, in quel momento doveva prendersi cura del suo cuore così stanco e impaurito. Ma non era quello che lei voleva, non era quello di cui aveva bisogno,, o almeno, non solo di quello. Anche il suo corpo aveva bisogno di sentirsi vivo, di sentire qualcuno vivo vicino. Che non perdesse sangue né avesse gli occhi vitrei, ma anzi qualcuno che fosse scosso dal piacere, che non avesse la forza di fermarsi perché le sue vene stavano bollendo, era questo che voleva sentire. Era così che voleva sentirsi. Solo allora si lasciò andare, solo allora capì che finalmente cuore e corpo si erano riuniti, e smise di bloccarla, smise di trattenersi, tutta la passione contenuta esplose in movimenti veloci e implacabili, in un desiderio incontenibile. Le loro pelli libere di ritrovarsi si davano scosse e piacere, si davano un ritmo aritmico. La musica si azzerò, riusciva ... [segue »]
Composto lunedì 3 ottobre 2011
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