Duonnu Pantu – Erotismo e sensualità
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...rendere pubblica la condotta dei potenti del tempo (clero compreso) e soprattutto ridare forza e coraggio ai giovani. Raccontare il sesso, nonostante lo scritto appaia osceno, non è altro che un'arma potentissima. Un'arma contro ogni forma di violenza che il popolo era costretto a subire; un'arma contro le povertà devastanti cui erano costretti a vivere i calabresi. Un modo potente, sebbene innocuo, di rivendicare libertà di espressione, libertà di muoversi e agire, libertà di contestare e opporsi ad un sistema di potere che impediva qualsiasi diritto, qualunque prerogativa, ogni forma di libertà civile e religiosa.
Ma non dimentichiamo che le opere di don Domenico Piro, sono prima di tutto poesia, pura e coinvolgente poesia.
Iniziamo subito nel presentare don Domenico.
Si racconta che l'Arcivescovo di Cosenza, mons. Gennaro Sanfelice, fece arrestare don Domenico per via dei suoi scritti (ricordiamo che imperversava in Calabria una spietata forma di inquisizione), ma poi, colpito dalle preghiere e dalla bontà d'animo del giovane sacerdote, promise che l'avrebbe scarcerato dopo pochi giorni. Don Domenico allora tornò in cella, ma in realtà non fu scarcerato subito (pare che il vescovo si fosse irritato per il cartello che il prete fece affiggere all'ingresso della cella: 'si locà!).... [segue »]
Composto giovedì 29 maggio 2014
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