Duonnu Pantu – Erotismo e sensualità
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...L'ironia non venne apprezzata. Allora don Domenico giocò un brutto scherzo a Mons. Sanfelice. Utilizzando alcuni ragazzi che gli facevano visita in cella (il prete era molto conosciuto negli ambienti giovanili), recitò loro alcuni versi piuttosto osceni. I ragazzi avrebbero dovuto recitarli direttamente al vescovo nel momento in cui si sarebbe presentato alla prima cerimonia religiosa.
Così fecero i ragazzi che recitarono al Monsignore questi versi:" Bonsegnù bonsegnù futtete l'ossa, lu vicariu allu culu e tu alla fissa: vica si nun me cacci de sta fossa, lu dicu c'hai imprenatu la Patissa "! Don Domenico avvisò così il Vescovo: o mi fai scarcerare o racconto a tutti che hai una storia con la madre badessa! Avvertimento chiaro che spaventò non poco il Vescovo che, pur ammonendolo duramente, decise di rimandarlo ad Aprigliano, con una'punizionè: gli impose di scrivere una lode alle beatissima Vergine Maria. Ma è chiaro che il buon don Piro, pur obbedendo al Monsignore, non riuscì a trattenere la sua vena ironica e pungente e, alla fine della composizione che elogiava la verginità di Maria, se ne uscì con questi versi:" e nzica chi campau la mamma bella, de cazzu nun pruvau na tanticchiella "! Anche il Vescovo,... [segue »]
Composto giovedì 29 maggio 2014
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