Ricordi di Renzo Ferrari
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...ragazza che cercava il fidanzato. Abbiamo percorso una strada sassosa fino a una casetta rustica e povera, in campagna.
La ragazza viveva con i genitori; la madre ci accolse e fece le lodi della figlia, brava da cucinare, lavare, stirare. La ragazza era grassottella, ricciolina e parlò pochissimo. Quando siamo andati via abbiamo promesso di ritornare, ma ci piaceva poco e non tornammo più. In seguito la ho rivista la bar della stazione dove aveva trovato lavoro come barista.
Giorno di sole primo Novembre 1974 circa, festa dei morti. Mio papà mi aveva avvertito: "Oggi stai lontano dai cimiteri." E infatti in un piccolissimo paesino (forse Presina, ma non ricordo bene) trovammo una lunga fila di macchine sulla strada del cimitero.
Negli anni 70 Renzo mi aspettava (all'una di tutti i pomeriggi domenicali) al Tennis Club, dove lui posteggiava il motorino Califfo. Io passavo con la macchina e lo facevo salire.
Per arrivare prima a Bonavigo passando per Morubio, a volte percorrevamo la superstrada, allora in costruzione, zigzagando fra i mucchi di terra. Ma un pomeriggio ci fermarono i vigili che ci ammonirono di non passare più. Era il 1974 se ricordo bene.
Negli anni 80, per evitare gli ... [segue »]
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