Ricordi di Renzo Ferrari
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...si vedeva la forma del cranio. I capelli di Renzo invece gli coprivano tutta la testa, con un effetto estetico migliore.
Un'altra volta, sempre a Minerbe, mi abbottonai involontariamente il giubbino a rovescio. Renzo me lo fece notare dicendomi: "Credevo fosse una nuova moda."
Passando per Orti andavamo a mangiare pomodori in un campo, ma una volta il padrone ci vide da lontano e noi scappammo via.
In un altro pomeriggio abbiamo percorso un sentiero di campagna fra San Stefano di Minerbe e Bernardine, fino a una casa abbandonata. Sedute sull'erba, all'ombra, c'erano alcune ragazze che giocavano a carte. Siamo rimasti anche noi in loro compagnia, finché sono andate via in bici. Noi allora abbiamo seguito il sentiero fino a un fiume.
Una domenica mattina rubarono il motorino di Renzo a Cerea. Mentre camminavamo per cercarlo vedemmo il motorino alla custodia Busa. Era successo questo: una donna aveva rubato il motorino e lo aveva portato alla custodia lì vicino, lasciando detto che sarebbe venuto il figlio a prenderlo. Andammo dai carabinieri e dopo molti discorsi riuscimmo ad avere il motorino dal custode. Egli però pretese i soldi del posteggio.
Alla seconda domenica di Luglio siamo andati alla sagra di Zevio ... [segue »]
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