Scritto da: Sergio Bissoli

Ricordi di Renzo Ferrari


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...ha lasciato un ricordo bello e indimenticabile.
Una sera aspettai Renzo ma lui non arrivava perché c'era la minaccia di un temporale. Andai io da lui, in bici, seguendo la strada non asfaltata lungo il fiume Menago. Arrivato a casa sua l'ho convinto a partire e in bici siamo andati a Legnago passando da Rosta e Vangadizza, sempre con la minaccia della pioggia. Al ritorno da via Malon, scoppiò il temporale e ci siamo riparati sotto il fienile di una vecchia fattoria abbandonata.
Nel 1985 morì Libero Samale. Ho dato la notizia a Renzo, mentre percorrevamo Via Capersa. Renzo era molto dispiaciuto e ci siamo consolati guardando riviste sexy che tenevamo nascoste nella casa del pastore, semicrollata. Altre riviste erano nascoste nelle rive di un fosso in via Guanti.
Renzo era un uomo fortunato. Una domenica mattina arrivai in Prato della Fiera (il luogo dei nostri appuntamenti) e Renzo mi mostrò gli occhiali da sole con una stanghetta staccata.
"Hai perduto la vite" spiegai. Allora lui si chinò per cercare fra l'erba. Mi venne da ridere; era impossibile trovare una vite così piccola in mezzo all'erba. Intanto Renzo allungò il braccio e allora anche io vidi la vite luccicante fra ... [segue »]

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