Ricordi di Renzo Ferrari
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...proibito l'uso delle automobili poiché c'era l'austerity. In quell'inverno avevo montato sulla bici 2 tubi di gomma al posto delle camere d'aria; così non foravo più, però le ruote erano diventate più pesanti.
Le domeniche pomeriggio io e Renzo andavamo a Minerbe in bici passando per s. Vito. Un pomeriggio di Settembre al ritorno vidi tante belle ragazze e alcuni ragazzi che giocavano sul piazzale della vecchia chiesa e nel campo dietro alla sacrestia. La domenica successiva ci fermammo anche noi a s. Vito e facemmo amicizia. Così io e Renzo arrivammo a rompere la noia delle domeniche in quel paesino. Restavamo là fino al buio. Io leggevo la mano alle ragazze e questa attività mi dava un po' di successo. Ricordo una ragazza calma e raffinata; Annamaria (di Orti) sempre malinconica; la frizzante Loretta; una grassottella ansiosa; Patrizia, seria con i capelli lunghi, povera ma bellissima. Del gruppo di ragazzi ne ricordo qualcuno: un meccanico zoppo che desiderava sposarsi presto, un ragazzo grande e grosso che si divertiva a prendere in giro Renzo. Un giorno offese Renzo e lui gli diede un forte schiaffo. Per un attimo temetti il peggio e mi misi fra loro per separarli ma tutto ... [segue »]
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