I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...sotto un albero e lei lasciò libero il cane; ma quello, abituato agli ordini "Gherade, ecc" si comportava stranamente. Correva, poi si arrestava come sotto il freno dei condizionamenti.
Un pomeriggio mi mostrò le sue collane e io avrei dato qualunque cosa affinché lei potesse vederle. Un'altra volta mi mostrò come faceva il salame di cioccolata.
Un po' alla volta mi venne l'idea di guarire Susy passando dai guaritori. Così iniziò il lungo pellegrinaggio con la mia macchina, dai guaritori di campagna. La portai dall'erborista Ambrosini Pietro di Boschi. Poi da Clara, pranoterapeuta di Pressana e da molti altri che adesso non ricordo più.
Arrivò l'autunno e la nostra ricerca non aveva dato risultati. I guaritori non avevano ridato la vista a Susy.
Non ero mai riuscito a spogliare la ragazza. Tutto quello che avevo fatto era metterla seduta sulle mie ginocchia e accarezzarle i seni sopra alla maglietta. In Prato della Fiera, sulla panchina, le mie carezze le avevano fatto rizzare i capezzoli, induriti, sotto la maglietta; ma lei mi disse di smettere.
In Settembre arrivò ospite a casa sua, un amico di Roma. Un tipo allegro, burlone, che non mi piaceva. In cortile aiutò suo padre a sgranare ... [segue »]
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