I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...mise in moto e partì. Andava in seconda e terza, perché aveva poca pratica. Io sentendomela sopra, mi sembrava di essere in paradiso. Era morbida, calda e formosa. A volte la abbracciavo, le toccavo i seni, le accarezzavo le gambe nude...
Dopo circa un'ora facemmo sosta, su quella strada non asfaltata. Mi parlò di lei: mi disse che viveva insieme al padre perché sua mamma era morta. La pregai di farmi vedere il bel seno e la aiutai a spogliarsi della maglietta. Quando si tolse il reggipetto ebbi una esclamazione di stupore. Aveva tette grosse, bellissime. Lei mi disse: "Troppo grosse, vero?"
La pregai di togliersi anche la minigonna e lei acconsentì. Giù anche le mutandine e vidi il pelo nero e folto. Ma non mi lasciò il tempo di toccarla perché incominciò a rivestirsi in fretta dicendomi: "Basta così, altrimenti tu mi monti."
Alla sera le detti appuntamento per la domenica successiva. Tornai ad Arcole, ma era un pomeriggio di pioggia. Giovanna c'era, salì in auto, facemmo un giro ma aveva fretta di tornare a casa, così non successe niente.
In seguito tornai ancora a Arcole, ma non la incontrai più.
La ritrovai a Cologna dove, mi disse, si era ... [segue »]
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