il figlio del destino
Scegli la pagina:
...d'amore. Non ha mai conosciuto suo padre. Ha sentito, su quest'uomo, le cose più belle: gli ho sempre parlato di te. Ho sempre desiderato che fossi tu il padre, che potesse attingere da te le cose belle della tua anima: ma non sei suo padre. Non ti amai subito, lo sai.
E prima di legarmi totalmente a te, rivisitavo con la mente e con il corpo passati amori.
Dovevo capire.
Rendermi conto delle proporzioni di questo sentimento.
Con te era tutto diverso, riuscivi a farmi provare nuove emozioni, la gioia e l'appagamento erano totali.
Avrei potuto dirti che Giorgio, questo è il suo nome (quello di mio padre) è tuo figlio. Avrei potuto, o dovuto, chiamarlo col tuo stesso nome. Giorgio, però, non è tuo figlio. Egli ti adora, sei il suo stile di vita. Sa anche che ti ho abbandonato. E questo è vero.
Dovevo rifugiarmi nel mio lavoro a Parigi per non ammettere che ti amavo veramente ma, soprattutto, che aspettavo un figlio non tuo.
Che ridicola contraddizione sarebbe stata?
Oggi, invece, puoi credermi.
Bisogna credere a chi ha deciso di venire a morire da te, non credi?
Vorrei che conoscessi Giorgio, che ricevesse da te quell'eredità spirituale che solo ... [segue »]
dal libro "Il figlio del destino" di Bartolo Fontana
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti