Tenebre
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...tempo dopo egli ritornava a passi decisi verso l'appartamento con una Marlboro accesa fra le labbra e tra una boccata e l'altra considerava; "Il traffico è formidabile, che confusione, la vita continua, è l'ora di punta, cala la sera e il freddo si fà sentire... però, la vita e la morte, non si può evitarla quest'ultima, ma non si può evitare neanche di vivere". Ormai vicino a casa, diede uno sguardo compiaciuto alla sua Volvo-polar posteggiata e poi guardò in alto, verso la finestra al quarto piano della casa che era stata di sua zia e che adesso egli occupava momentaneamente, le tapparelle erano abbassate ma non del tutto, per cui da dietro le tende era possibile vedere le luci accese, come egli le aveva lasciate. Guardò verso altre finestre e la maggior parte erano chiuse, poi gettò il mozzicone a terra e guardò al cielo plumbeo espirando l'ultima boccata di fumo.
"Bene, adesso rientro" pensò e abbassando lo sguardo ridiede un'occhiata alla sua finestra accesa del quarto piano, poi riprese a camminare per rientrare in casa, ma subito si blokkò, era sbigottito; rimase con la testa bassa trenta secondi, il respiro si era quasi fermato, aveva paura a rivolgere ... [segue »]
Composto martedì 16 luglio 2013
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