La Bella e la Notte
Capitolo: 4 - Il morto che urla (sotto l'albero di Natale)Scegli la pagina:
...simpaticone -naturalmente- mi sarei dovuto rivolgere io, per completare l’opera che la pin-up aveva lasciato a metà: fargli vuotare il sacco, fargli raccontare per filo e per segno tutto quanto era accaduto la notte di Natale dell’anno precedente, nella villa dei sogni dello Squalo in vestaglia. L’inconsolabile sorellina aveva lasciato sul tavolo un foglio di quaderno stropicciato, su cui era annotato l’indirizzo del ceffo, mi restava solo da andargli a fare una visitina. Così ci eravamo lasciati, con l’impegno da parte mia di recarmi dal brutto ceffo, per una visita che prometteva di tutto e di più, tranne che sarebbe stata di piacere; strappata la promessa, la svampita aveva gettato l’appunto -fin’allora pizzicato tra le punta delle dita- sulla mia agenda, e mi aveva appeso un muso indispettito. Il mio sguardo inquisitorio, ammarato sull’oceano di frivolezza che lei rappresentava ai miei occhi, non le piaceva affatto; me l’aveva fatto capire senza possibilità di fraintesi, e senza dire una parola.
Forse, l’avevo giudicata male. Forse, era colpa dei suoi stivali in pelle di leopardo, forse era troppo attraente. Chissà. Il tipastro lo misi per il momento da parte, avevo puntato al bersaglio grosso, lo Squalo proprietario della Tenuta, cui avevo già ... [segue »]
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