Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte

Capitolo: 4 - Il morto che urla (sotto l'albero di Natale)

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...aveva inchiodato al Jazz Club. Per dirla alla moglie di Enzo Biagi: non che fosse miracolosamente virtuosa; non ero il suo tipo, tutto qua. Come poteva la signora Biagi pronunciarsi con tanta sicurezza, non conoscendo né me nè la Bella? Ero immerso in tali riflessioni alla Donna Letizia -moglie a sua volta di illustre giornalista-, in circostanze che avrebbero dovuto suggerirmi considerazioni di altra natura; ipotesi nelle quali non mi andava affatto di perdermi. Rotto il ghiaccio con lo Squalo targato SuperCommercialista, sarei andato giù più dritto del piombo; attendevo solo che fosse lui a fare la prima mossa. Lo tenevo sul filo, e non avevo fretta. Perché accelerare i tempi? Inoltre, intuivo cos’è che m’aspettava; un’ondata torbida di schifosissimi particolari, che sarebbe montata a vista d’occhio, a cui le parole del “big” avrebbe dato la stura, e che m’avrebbe travolto in pieno. Simile prospettiva non mi metteva per nulla premura. Se non ci fossi annegato, nell’ondata schifosissima, mi sarei rifatto tirando l’alba al Jazz Club, godendomela dalla sua terrazza con la tazzina fumante di caffè tra le dita. La cantante ispirata, dalle brillanti interpretazioni, ed il “viveur” di seconda mano, col fiuto da segugio; incontro fatto su misura, sulla ... [segue »]

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