Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte

Capitolo: 4 - Il morto che urla (sotto l'albero di Natale)

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...di Isa Bella, come pure sul futuro incontro con lei in terrazza del JC al chiaro dell’aurora. La dentatura del pescecane scintillava di piacere, ne pregustava il sapore, dall’averla conficcata nella mia poca carne ossuta.

Si dice che, in punto di morte, la tua intera esistenza ti passi davanti agli occhi in un batter d’occhio; come la pellicola al cinema, ma risparmiando ore di tempo, ed i soldi del biglietto per assistere al film. È vero, posso confermare per esperienza diretta. Ero stato incauto, a mettere la testa nella bocca del Pescecane, ed, a quel punto, erano cavoli miei; ben mi stava! Che potevo aspettarmi da un figuro del genere? Che m’intrattenesse in amabili conversazioni sulle trovate cui ricorreva, per tirar sù il tono delle nottate nella sua principesca magione? Sapevo di che materiali erano fatte le corde di cui si serviva per il tiraggio dei suoi “party”: stupefacenti -cocaina-, e damigelle -anche minorenni-. Corde robuste, capaci di tenere alta la sbrigliatezza del divertimento “all night long”. Altresì, di reggere il peso dello Squalo, quando avesse finito per penzolare dall’argano che, in porto, solleva le barche dal mare, per alloggiarle nei depositi, densi di salsedine e di umidità marine. Fantasticavo.... [segue »]

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