Una volta, le previsioni del tempo erano una sorta di terno al lotto: roba da "Barbanera", non ci azzeccavano mai, e tutti ne ridevano. Oggi, con i satelliti artificiali, si riesce a fare previsioni di breve e anche di medio periodo con precisione sconcertante.
Mi dirai: si tratta pur sempre di fenomeni naturali, ma tutto ciò che è collegato all'intelligenza e alla volontà è di sua natura imprevedibile.
Eppure, anche intelligenza e volontà fanno parte della natura, perché ne facciamo parte noi che le esprimiamo.
Come, del resto, fa parte della natura il futuro, se il tempo esiste; e se non esiste, tutto è onnipresente, e basta solo sollevare il velo.
Personalmente propendo (per dir così) per quest'ultima ipotesi.
11 anni e 10 mesi fa
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Sono perfettamente d'accordo con Yang su questo punto. E' infatti fin troppo evidente che le religioni codificate ed i loro establishments gerarchici si muovono su direttrici di ordine politico, che poco o nulla hanno a che vedere con la libera condivisione del pensiero e della spiritualità .
Confondere Dio con queste organizzazioni, e rifiutarlo in base alle evidenti pecche delle stesse, è di solito sintomo di una ricerca solo pro forma, cioè di una ricerca mancata, cioè di una pseudo-ricerca, come può dedursi dalla circostanza che si dà alla ricerca medesima una risposta negativa (di comodo), o quanto meno fortemente dubitativa e comunque disincentivante, prima ancora di averla seriamente iniziata. Mi pare infatti risibile giudicare Dio a partire dai preti o dai "credenti"; essendo evidente che bisognerebbe operare esattamente nella maniera inversa: giudicando cioè sacerdoti e credenti a partire da Dio.
Insomma: è trasparente, in questo modo di procedere, una delle tante posizioni preconcette di cui rigurgita il pensare comune. Posizioni da cui occorre sempre guardarsi, perché sono sempre in agguato per sviarci da una seria ed approfondita indagine della realtà..
Questo rammarico di Mike deriva in tutta evidenza dall'aver creduto nel tragico Universo di cartapesta che ha purtroppo, nel suo piccolo, contribuito a creare.
Mi dirai: si tratta pur sempre di fenomeni naturali, ma tutto ciò che è collegato all'intelligenza e alla volontà è di sua natura imprevedibile.
Eppure, anche intelligenza e volontà fanno parte della natura, perché ne facciamo parte noi che le esprimiamo.
Come, del resto, fa parte della natura il futuro, se il tempo esiste; e se non esiste, tutto è onnipresente, e basta solo sollevare il velo.
Personalmente propendo (per dir così) per quest'ultima ipotesi.
Confondere Dio con queste organizzazioni, e rifiutarlo in base alle evidenti pecche delle stesse, è di solito sintomo di una ricerca solo pro forma, cioè di una ricerca mancata, cioè di una pseudo-ricerca, come può dedursi dalla circostanza che si dà alla ricerca medesima una risposta negativa (di comodo), o quanto meno fortemente dubitativa e comunque disincentivante, prima ancora di averla seriamente iniziata. Mi pare infatti risibile giudicare Dio a partire dai preti o dai "credenti"; essendo evidente che bisognerebbe operare esattamente nella maniera inversa: giudicando cioè sacerdoti e credenti a partire da Dio.
Insomma: è trasparente, in questo modo di procedere, una delle tante posizioni preconcette di cui rigurgita il pensare comune. Posizioni da cui occorre sempre guardarsi, perché sono sempre in agguato per sviarci da una seria ed approfondita indagine della realtà..