Giuseppe Freda

E poi arso sul rogo, insieme a Girolamo Savonarola, Martin Lutero, Giovanna d'Arco e Giorgio Trapezunzio.
(Per i soliti dubbiosi: naturalmente scherzo, ma, quando lo rilevo, adoro esasperare il caos concettuale. : )))

Sei ingenuo, Giulio. I fallimenti hanno riguardato l'Italia e gli italiani, non i soggetti in questione, che, sempre più grassi, floridi e rubicondi, sono rimasti vincenti, e dunque degni di ogni seguito ed ammirazione. Giacché il 90% degli italiani adora la furbizia e le utilità che la stessa può procurare, e vorrebbe essere nei panni di chi la mette proficuamente in opera. Questa è l'avvilente verità.

Eppure, Vincenzo, vi è un anonimo poeta del pianeta Marte che fu capace, chissà quanti millenni fa, di dire alla sua ex compagna, e traslatamente ad una intera comunità di alieni una parola conclusiva e verace a livello non solo affettivo, ma addirittura filosofico. Ebbene, io ti auguro che quell'essere, quell'intelligenza e sensibilità aliena, di cui noi terrestri non conosciamo neanche le sembianze, possa esserti di  ispirazione e di sprone a profferire anche tu pregne, pesanti e conclusive parole a valutazione... di tutto il complesso di persone e cose cui ti riferisci.
    La pace sia con te.

"La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere"...
Sì, lo domandava quasi a tutti.
E ogni volta che lo chiedeva, ridevo: perché nessuno, né lui né i suoi interlocutori, si rendeva conto che le due affermazioni non sono in antitesi l'una con l'altra, e che quindi quella " o " era il frutto di una confusione concettuale a dir poco stupefacente.

L'unico reale possedimento che possiamo acquisire è quello di noi stessi. Tutto il resto, lo dovremo lasciare, e quanto più avremo, più sarà difficile lasciarlo, perché ci saremo attaccati alla materia e alle cose. Ciò che avremo invece costruito in noi stessi, rimarrà con noi, finché avremo vita. Cioè per sempre.

Ecco, è proprio qui il punto: secondo te è cristiano chi "crede"?
    Te lo dico io cosa ci vuole per essere cristiani, e per CREDERE sul serio:
1) Essere CERTI dell'imperfezione propria (e anche di quella altrui), sia quanto al conoscere,sia quanto all'agire;
2) Fare tutto il possibile per agire nei confronti degli altri come si vorrebbe che gli altri agissero nei confronti di se stessi, sia quanto al fare, sia quanto al non fare.
     Se poi arriva la fede, bene; ma se non arriva, i due punti di cui sopra sono sufficienti, perché ne sono TESTIMONIANZA VIVENTE. Ché se poi, viceversa, la fede dovesse arrivare in assenza dei due punti di cui sopra, ritieni pure per certo che non sarebbe fede, ma pura illusione, vanagloria o follia.
     Io ti riconosco dunque come cristiano a tutti gli effetti, checché tu possa dirne o pensarne.  : )))

A mio avviso (me lo dice, per l'appunto, il mio "terzo occhio"), il buon Vincenzo non è né pacifista, né socialista, né alcun altro "ista". E' semplicemente un uomo autentico e buono, e tanto basta perché io possa annoverarlo senza  errore nella ristretta cerchia di cui ti dicevo.

Vincenzo, non sono d'accordo: che sia verità o bugia dipende da chi la scrive.
Ritengo tuttavia la poesia una espressione artistica minore di fronte all'esperanto della musica (innanzi tutto) e delle arti figurative, che fanno uso di un linguaggio universale ed assolutamente superiore quanto a comunicabilità dell'emozione.
Ancora superiore però ad ogni espressione artistica è la comunicazione delle idee e degli ideali. Sono questi ultimi la vera poesia, massimamente quando si sostanziano nell'esempio di azioni compiute nel corso di vite realmente vissute, e non in chiacchiere e meri voli di fantasia.

Questo finanziamento subacqueo (o sotterraneo che dir si voglia) dimostra in effetti che un'immersione (branchie o non branchie) potrebbe rivelarsi proficua.
    Sempre però che ci si immerga nel punto giusto, e cioè là dove si pesca, e non dove si viene pescati.   : ((