Giuseppe Freda

Nella frase "Credo che il profondo sentimento che sempre mi..." di Fernando Pessoa
Sono lieto, mio buon Vincenzo, che tu abbia (soprattutto al commento 24) profferito le pregne, pesanti e conclusive parole che auspicavo al commento 18.
    Tuttavia io vorrei dire una cosa: spesso, le donne che amano arte e poeti sono affascinate dai medesimi, salvo però poi fuggire prima o poi a gambe levate ove mai se ne trovino qualcuno vicino. Adorano Van Gogh, hanno la forza di fare centinaia di chilometri per andare a una mostra di Ligabue, di Caravaggio o di Dalì, ma poi sono capaci di contestarti anche la più piccola stravaganza. E se tu fai loro notare che il Van Gogh, il Ligabue o il Dalì che dir si voglia, che loro tanto perdutamente amano sino ad impararne a memoria la biografia, era anche lui un pazzoide come te, ti rispondono che non se lo sarebbero mai preso per fidanzato, marito, amante o cane da passeggio.
     Conclusioni e moralità: 1) non ti rendi conto che l'amore per la poesia, i poeti e gli artisti in genere, è spesso, soprattutto nelle nostrane femminilità mediterranee, una necessità di evasione da schemi ben più tetragoni (e semmai anche ben più sofferenti) dei tuoi; 2) non ti rendi conto, tu che tanto disprezzi poeti, artisti e languidi cicisbei, di essere tu stesso un poeta, ed anche un grande poeta, non della carta, ma (ciò che più conta) della vita, e sicuramente di questo sito.   : ))))
11 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Gli italiani sono sempre pronti a correre in..." di Ennio Flaiano
Abbiamo in Parlamento, né più né meno, la classe politica che ci meritiamo. Questa è l'avvilente verità. Ora vedremo, da come andranno le prossime elezioni, se le sofferenze subìte avranno causato un qualche piccolo risveglio dei dormienti (giacché i cre+tini, quelli mai nessuno potrà risvegliarli). E ti dò anche i numeri, cioè le percentuali che potrebbero denotare un INIZIO DI risveglio: (PDL+PD+Monti)< 40%. Poiché ciò è praticamente impossibile, auguro a tutti un buon prosieguo delle sofferenze.
11 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Mi bruci per quel che predico è una fine che..." di Galileo Galilei
Ecco qua san Roberto Bellarmino, vergine, martire e inquisitore esemplare. : )))
www.santiebeati.it/dettaglio/29150
Ciononostante io rimango cristiano, e anche cattolico.
Che mi scomunichino pure.
Buffoni.
11 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Prima di penetrare una donna devi conquistarle..." di Davide Capelli
Vincenzo caro, per quanto mi riguarda non ho fatto nessun dramma. Ho solo detto che l'inizio del commento 1 contiene una volgarità del tutto gratuita, che ovviamente non può essere gradevole a delle signore di qualsiasi estrazione, a prescindere quindi sia dalla circostanza che possano frequentare chiese, sia da quella che possano essere principesse di sangue reale. Quanto poi agli artisti bellocci e carini, credo di essere al di sopra di ogni sospetto giacché sai bene come reagisco di fronte a certe prosopopee. Quanto infine alla frase, mi sembra più una battuta un po' spinta (e neanche tantissimo) che un qualcosa su cui si possa discutere seriamente.  Infatti, oltre al fatto che possono esistere motivi ben più profondi e seri di incontro tra uomo e donna che la bruta "trapanazione",  è estremamente discutibile, sopra tutto ai tempi d'oggi, che prima di passare a... vie di fatto sia necessario operare tutte le conquiste di cui parla il buon Capelli (o dove vanno a finire i tuoi apprezzamenti circa le donne di facili costumi?); ed è, sotto altro aspetto, usuale che la "fregatura" (di cui peraltro condivido la quasi ineluttabilità) intervenga ben prima che si siano effettuate le conquiste e gli abbracci della mente e dell'anima, di solito del tutto rituali ed ipotetici.
    Tutto quanto sopra, naturalmente, l'ho espresso e lo esprimo con un sorriso non benevolo, ma benevolissimo.  Tant'è che, nel riferirmi ai limiti della pazienza, sorridendo mi riferivo alla vostra nell'ascoltarmi, e non alla mia, che come sai, quanto al discutere anche chilometricamente, è pressoché infinita.
     Quanto infine all' i+d+iota puttaniere dai riccioli ciondolanti : )) , non ne vedo in circolazione: di soggetti di sesso maschile in questo post, a parte te che capelli ne hai, ci siamo solo Borghi (reo di sole 2 righe), Giulio Pintus (bluedeep, intervenuto anche lui di sfuggita), ed io, tutti, presumo, a capello o corto, o inesistente. Dimenticavo Capelli… il quale però, malgrado il cognome, non mi pare munito di riccioli. Mi sorge dunque il dubbio che tu possa esserti riferito al mio benedicente avatàr dai lunghi capelli. Ove così fosse, ebbene sappi che esso raffigura non me, ma Ashtar Sheran, capo della”  flotta intergalattica della Federazione di Luce “ , il quale, secondo quanto mi consta per certo, non è un puttaniere, quanto piuttosto un’emerita... puttanata.        : ))))))))
      Mi sia consentito piuttosto notare una cosa. Chissà perché, c’è un’abitudine, anzi direi una predisposizione ad incavolarsi di fronte a critiche spassionate, serene, veritiere e in questo caso direi anzi affettuose. Mi è capitato con Cavalera pochi giorni fa… Ora anche tu?? Dai Vincenzo, che ce la puoi fare.!! Rileggi il commento 1 e concorderai anche tu con quello che dico io.
11 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Solitudine, fedele compagna, amami come nessun..." di Sir Jo (Sergio Formiggini)
Al tuo commento 3, dici che la solitudine è bella quando si sa di poterla evitare...
    Beh, la stessa cosa vale per tutto: anche per la compagnia.
    Anzi: le compagnie moleste o inevitabili (pensa alla convivenza quotidiana con colleghi antipatici, o a rapporti di coppia inevitabili per la presenza di figli o di problemi economici) sono spesso peggio, molto peggio della solitudine.
    Anche di una solitudine inevitabile.
11 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "La mancanza di mia madre è una presenza che..." di Giuseppe Catalfamo
Io per la verità ho avuto esperienze diverse: essendomi sempre interessato di questi problemi, ho constatato, fra tante altre cose, che i defunti sono intorno a noi, e possono comunicare. Ma non per il tramite di medium a pagamento, che sono di solito ciarlatani, e sicuramente personaggi di spessore e capacità inesistenti o molto limitate; e neanche è il caso di cercare questo tipo di esperienza per il tramite di medium qualsiasi. Non perché non possano aversi risultati, no; ma perché i risultati possono essere inquietanti, anzi sconvolgenti, a livello non solo di equilibrio psichico, ma anche  del prosieguo della vita.
    L'evocazione dei defunti reca infatti insidie terribili. Talora invece si possono dare manifestazioni, o addirittura comunicazioni spontanee, soprattutto in presenza di persone rette ed oneste dotate di facoltà medianiche; il che non è raro in alcune famiglie. Conosco diversi casi.  Casi, per intenderci, analoghi a quello della famosa "dama bianca" degli Hohenzollern, da me vissuti personalmente.
    Mi rendo conto di irrompere come un bisonte in un discorso che forse era destinato ad un sereno esito negativo o quanto meno agnostico, ma ho ritenuto opportuno farlo perché sento il dovere di comunicare sempre, a chi si pone o si è posto il problema, una certezza, e cioè quanto prima dicevo: alla m0rte si sopravvive in spirito, e i nostri cari sono intorno a noi.
     Per chi fosse interessato, consiglio il libro scritto a suo tempo da un uomo di scienza (fisico): ricercatore prima incredulo-agnostico, poi pervenuto a conclusioni molto originali:
Alfredo Ferraro - Spiritismo, illusione o realtà? -Fratelli Melita editori - seconda edizione (se invece leggete la prima, troverete conclusioni del tutto agnostiche).
11 anni e 10 mesi fa
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