C'è gente che crede in Dio e nei dogmi.
Altra gente crede in Dio ma non nei dogmi.
Altra ancora non crede in dio (giustamente: chi mai potrebbe credere in un dio con la minuscola), ma si dispiace per via dei dogmi.
E poi? E' finito l'elenco? Non c'è più "gente"?
No, c'è ancora qualcuno: ci siamo io, Vincenzo Cataldo e Giulio Pintus.
Ma non chiedeteci il perché.
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 10) di altri utenti.
Vincenzo... perdonami, ma il problema è ben più grave e profondo.
Ci sono uomini che giocano con la vita, con la m0rte, con i propri affari, con gli uomini che li circondano...
Uomini che stanno a guardare il puerile travaglio quotidiano, perché nulla prendono veramente sul serio.
Uomini il cui problema è proprio il fatto di essere e capire se stessi.
Per Vincenzo: io (manco a farlo apposta) ho avuto un figlio che non a 16, ma a 13 anni è sceso di soppiatto in strada, ha preso la macchina e si è fatto un giro per la città. Era un patito delle automobili.
L'ho saputo quando ne aveva 16. Me lo ha confidato lui stesso. E (sbagliando) gli ho proibito di tutto e di più.
A 22 anni, a bordo di una lancia delta scagliata a velocità supersonica in piena città, è finito contro un palo della luce (un incidente pauroso), e ne è uscito illeso per puro miracolo. Solo perché, nel momento in cui ha battuto violentemente lo sterno sullo sterzo, il cuore era nella fase di diastole e non di sistole (altrimenti se lo sarebbe spappolato).
Oggi, che ne ha 42 (di cui 22 trovati in terra: doveva m0rire allora, ancora oggi medici e chi ha visto in che condizioni era la macchina non riescono a capire come sia potuto sopravvivere SENZA UN GRAFFIO NE' UN BERNOCCOLO), oggi, dicevo, guida come uno chaffeur, e ritiene che la mia guida sia imprudente.
La vita gli ha insegnato (a basso prezzo, anzi senza prezzo) la sua lezione; io che ci avevo provato, ero riuscito solo a stimolare la sua trasgressività.
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 7) di altri utenti.
Altra gente crede in Dio ma non nei dogmi.
Altra ancora non crede in dio (giustamente: chi mai potrebbe credere in un dio con la minuscola), ma si dispiace per via dei dogmi.
E poi? E' finito l'elenco? Non c'è più "gente"?
No, c'è ancora qualcuno: ci siamo io, Vincenzo Cataldo e Giulio Pintus.
Ma non chiedeteci il perché.
Giulio, hai la capacità di farmi sorridere anche quando non sarebbe proprio il caso.
Ci sono uomini che giocano con la vita, con la m0rte, con i propri affari, con gli uomini che li circondano...
Uomini che stanno a guardare il puerile travaglio quotidiano, perché nulla prendono veramente sul serio.
Uomini il cui problema è proprio il fatto di essere e capire se stessi.
L'ho saputo quando ne aveva 16. Me lo ha confidato lui stesso. E (sbagliando) gli ho proibito di tutto e di più.
A 22 anni, a bordo di una lancia delta scagliata a velocità supersonica in piena città, è finito contro un palo della luce (un incidente pauroso), e ne è uscito illeso per puro miracolo. Solo perché, nel momento in cui ha battuto violentemente lo sterno sullo sterzo, il cuore era nella fase di diastole e non di sistole (altrimenti se lo sarebbe spappolato).
Oggi, che ne ha 42 (di cui 22 trovati in terra: doveva m0rire allora, ancora oggi medici e chi ha visto in che condizioni era la macchina non riescono a capire come sia potuto sopravvivere SENZA UN GRAFFIO NE' UN BERNOCCOLO), oggi, dicevo, guida come uno chaffeur, e ritiene che la mia guida sia imprudente.
La vita gli ha insegnato (a basso prezzo, anzi senza prezzo) la sua lezione; io che ci avevo provato, ero riuscito solo a stimolare la sua trasgressività.