E dagli. Le stelle non sono pezzi di pietra: sono enormi palle di gas incandescente. Dalle stelle, partendo da una composizione iniziale di solo idrogeno, è nata tutta la materia esistente, cioè tutti gli elementi che formano l'Universo, pianeti compresi, e dunque anche la Terra.
La quale Terra non è assolutamente unica nel suo genere: nell'universo per un semplicissimo calcolo probabilistico esisteranno miliardi di pianeti simili alla Terra; ed è assurdo pensare che non si sia sugli stessi sviluppata la vita; vita intelligente compresa.
L'unico problema al riguardo verte sulla possibilità che due civiltà tecnologiche distanti centinaia o migliaia o milioni di anni luce riescano a comunicare tra loro. Se la velocità della luce è insuperabile, ciò appare improbabile; se viceversa fosse superabile, o addirittura fosse possibile spostarsi quasi istantaneamente attraverso stringhe o tunnel spazio-temporali, una tale comunicazione sarebbe possibile.
Questo è lo stato della questione, secondo il livello di conoscenza a tutt'oggi raggiunto sul nostro pianeta.
Secondo me, a livello conoscitivo non si può uscire dal dubbio: la stessa scienza non offre certezze, ma solo modelli.
Se ne può viceversa uscire, anzi se ne esce sempre, a livello attivo: l'azione viene posta in essere, e una volta posta in essere è di per sé il superamento del dubbio. Proprio questo è il motivo per cui ritengo che la verità attenga all'azione e ai criteri ispiratori dell'agire, e non alla conoscenza.
Gli scienziati usano anni-luce e parsec per misurare l'Universo. E fanno bene: se si vuole capire con la testa, non vi è altra via che la scienza. Ma il cielo non serve solo a capire razionalmente. Serve anche a misurare in stupore e commozione l'immensità del nostro animo. Io credo che questo stupore e questa commozione siano il succo della vita, non solo riguardo al cielo...
Non crucciarti dunque di non riuscire a capire i mille misteri del mondo, ma lasciati andare alla meravigliosa onda della vita, perché probabilmente una sola cosa c'era da capire, e tu... l'hai capita !! : )))
... e se invece vivessimo in una sorta di piccolo guscio oscuro illuminato a stento dalle nostre candele, e il guscio fosse circondato da una luce che solo a sprazzi riesce a filtrare?
Dici bene: non ho nessuna verità da dirvi.
La verità si fa, si agisce, si vive: non la si può dire, perché non è fatta nè di parole nè di pensiero, ma di azione.
Gridare nelle piazze ?? E a che scopo ?? : )))
No, io ho sempre parlato dalla mia tana.
Quando qualcuno ci ha infilato la mano per stanarmi, ci ha rimesso qualche dito, questo sì... : ))
Ma nè tu nè io possiamo cambiare il mondo. Il mondo lo cambiano le idee che vivono nella storia. E anche la Provvidenza, cui tu non credi, ma io sì.
La quale Terra non è assolutamente unica nel suo genere: nell'universo per un semplicissimo calcolo probabilistico esisteranno miliardi di pianeti simili alla Terra; ed è assurdo pensare che non si sia sugli stessi sviluppata la vita; vita intelligente compresa.
L'unico problema al riguardo verte sulla possibilità che due civiltà tecnologiche distanti centinaia o migliaia o milioni di anni luce riescano a comunicare tra loro. Se la velocità della luce è insuperabile, ciò appare improbabile; se viceversa fosse superabile, o addirittura fosse possibile spostarsi quasi istantaneamente attraverso stringhe o tunnel spazio-temporali, una tale comunicazione sarebbe possibile.
Questo è lo stato della questione, secondo il livello di conoscenza a tutt'oggi raggiunto sul nostro pianeta.
Se ne può viceversa uscire, anzi se ne esce sempre, a livello attivo: l'azione viene posta in essere, e una volta posta in essere è di per sé il superamento del dubbio. Proprio questo è il motivo per cui ritengo che la verità attenga all'azione e ai criteri ispiratori dell'agire, e non alla conoscenza.
Non crucciarti dunque di non riuscire a capire i mille misteri del mondo, ma lasciati andare alla meravigliosa onda della vita, perché probabilmente una sola cosa c'era da capire, e tu... l'hai capita !! : )))
La verità si fa, si agisce, si vive: non la si può dire, perché non è fatta nè di parole nè di pensiero, ma di azione.
No, io ho sempre parlato dalla mia tana.
Quando qualcuno ci ha infilato la mano per stanarmi, ci ha rimesso qualche dito, questo sì... : ))
Ma nè tu nè io possiamo cambiare il mondo. Il mondo lo cambiano le idee che vivono nella storia. E anche la Provvidenza, cui tu non credi, ma io sì.