Grazie, Tina, del voto.
Ma questa chitarra, ti assicuro, è meglio non sentirla.
Secondo me accompagnava anche il canto delle sirene tra Scilla e Cariddi.
Anche in questo senso mi ritengo un sopravvissuto.
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Non esiste alcuna contraddizione tra destino e libero arbitrio.
Nè il destino è privazione di libertà.
Il libero arbitrio riguarda le SCELTE, ed opera ex ante, cioè prima dei fatti. Abbiamo il dovere di scegliere, cioè di VOLERE ed OPERARE, secondo amore e giustizia, e di questo siamo totalmente responsabili. Il libero arbitrio è un problema morale, non causale.
Il destino riguarda invece i FATTI: CAUSE E RISULTATI delle scelte, gli EFFETTI : zona sottratta al nostro controllo, in cui opera a suo piacimento ciò che molti chiamano CASO, e che è invece il DESTINO. Quale fosse il destino, lo si verifica ex post, cioè dopo che i fatti si sono verificati.
Alcuni tuttavia prevedono il futuro, lo vedono prima, anche a distanza di anni.
Questo è incontestabile. La storia è piena di casi del genere.
Mi sembra evidente che ciò possa avvenire SOLO se il futuro già esisteva.
Inutile illudersi: dedurre dal libero arbitro il potere dell'uomo di modificare il destino è confondere la scelta (cioè la VOLONTA’) col fatto; quindi non solo la scelta con l'effetto, ma addirittura con la stessa causa.
Ciao Klara, mi pare che tu dica la stessa cosa di Nietsche, più meno. O anzi forse no. Questa frase è ermetica, può essere suscettibile di varie interpretazioni.
Per quanto mi riguarda, la filosofia non è poesia, e le idee vanno esplicitate chiaramente... Le frasi sibilline che possono significare tutto e il contrario di tutto mi sanno tanto di fregatura. Sarà che sono nato a Napoli, ma proprio a Napoli centro, il luogo per antonomasia "addo' nisciuno è fesso", e quindi si è estremamente guardinghi nel prendere qualsiasi cosa per "moneta contante"... : )))))
Comunque, una frase simpatica.
La propongo per una nuova versione (pseudo)filosofica dei Baci Perugina.
Mi astengo comunque per ora dal voto (al momento, di impulso, darei 0,5).
Ho promesso a Qualcuno di approfondire questo filosofo, e manterrò la promessa.
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 6) di altri utenti.
Sinceramente non colgo sfiducia in questa poesia. Vi colgo anzi una fiducia cieca. La sfiducia è smettere di sognare, è adeguarsi alla "realtà". Sognare anche “contra tenorem rationis”, volere continuare a farlo, è viceversa più che fiducia: è fede cieca.
Ma non condivido neanche la predilezione che chi è solo avrebbe per il dormire.
Io sono solo, e ne sono la prova vivente: ho fatto una notte in bianco, e ancora non riesco nè a dormire, nè ad assuefarmi alla prospettiva di doverlo fare.
Di notte quasi tutte le piccole radio si spengono, e rimane solo la trasmissione principale.
Proprio di notte le primissime radio a galena prendevano finalmente bene radio Londra, quando in Italia la radio non c'era ancora.
Ecco: diciamo che io spesso passo la notte a sintonizzarmi su radio Londra.
Se potessi, Tina (ma so che non sarebbe un bene: la notte è fatta per dormire), augurerei anche a te la stessa cosa: tante notti in bianco, ma a motivo di gioia, e non a rincorrere nuvole come me.
Comunque …questa tua poesia non è assolutamente da 10.
E’ da 110 e lode, come tutto quello che vado via via leggendo di tuo. Unisci cinque ingredienti meravigliosi : coraggio, cultura, profondità, sensibilità e sincerità. Messi insieme, nella proporzione giusta, sono ingredienti ESPLOSIVI.
In conclusione…
Grande. Una vera scoperta.
Purtroppo non ho potuto darti che un piccolo 10.
Ma è solo la prima tornata.
(E vediamo se ora riesco a dormire).
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 49) di altri utenti.
Ma questa chitarra, ti assicuro, è meglio non sentirla.
Secondo me accompagnava anche il canto delle sirene tra Scilla e Cariddi.
Anche in questo senso mi ritengo un sopravvissuto.
Nè il destino è privazione di libertà.
Il libero arbitrio riguarda le SCELTE, ed opera ex ante, cioè prima dei fatti. Abbiamo il dovere di scegliere, cioè di VOLERE ed OPERARE, secondo amore e giustizia, e di questo siamo totalmente responsabili. Il libero arbitrio è un problema morale, non causale.
Il destino riguarda invece i FATTI: CAUSE E RISULTATI delle scelte, gli EFFETTI : zona sottratta al nostro controllo, in cui opera a suo piacimento ciò che molti chiamano CASO, e che è invece il DESTINO. Quale fosse il destino, lo si verifica ex post, cioè dopo che i fatti si sono verificati.
Alcuni tuttavia prevedono il futuro, lo vedono prima, anche a distanza di anni.
Questo è incontestabile. La storia è piena di casi del genere.
Mi sembra evidente che ciò possa avvenire SOLO se il futuro già esisteva.
Inutile illudersi: dedurre dal libero arbitro il potere dell'uomo di modificare il destino è confondere la scelta (cioè la VOLONTA’) col fatto; quindi non solo la scelta con l'effetto, ma addirittura con la stessa causa.
Per quanto mi riguarda, la filosofia non è poesia, e le idee vanno esplicitate chiaramente... Le frasi sibilline che possono significare tutto e il contrario di tutto mi sanno tanto di fregatura. Sarà che sono nato a Napoli, ma proprio a Napoli centro, il luogo per antonomasia "addo' nisciuno è fesso", e quindi si è estremamente guardinghi nel prendere qualsiasi cosa per "moneta contante"... : )))))
Comunque, una frase simpatica.
La propongo per una nuova versione (pseudo)filosofica dei Baci Perugina.
Mi astengo comunque per ora dal voto (al momento, di impulso, darei 0,5).
Ho promesso a Qualcuno di approfondire questo filosofo, e manterrò la promessa.
Vado a dormire, il giorno è finito.
Buonanotte.
Ma non condivido neanche la predilezione che chi è solo avrebbe per il dormire.
Io sono solo, e ne sono la prova vivente: ho fatto una notte in bianco, e ancora non riesco nè a dormire, nè ad assuefarmi alla prospettiva di doverlo fare.
Di notte quasi tutte le piccole radio si spengono, e rimane solo la trasmissione principale.
Proprio di notte le primissime radio a galena prendevano finalmente bene radio Londra, quando in Italia la radio non c'era ancora.
Ecco: diciamo che io spesso passo la notte a sintonizzarmi su radio Londra.
Se potessi, Tina (ma so che non sarebbe un bene: la notte è fatta per dormire), augurerei anche a te la stessa cosa: tante notti in bianco, ma a motivo di gioia, e non a rincorrere nuvole come me.
Comunque …questa tua poesia non è assolutamente da 10.
E’ da 110 e lode, come tutto quello che vado via via leggendo di tuo. Unisci cinque ingredienti meravigliosi : coraggio, cultura, profondità, sensibilità e sincerità. Messi insieme, nella proporzione giusta, sono ingredienti ESPLOSIVI.
In conclusione…
Grande. Una vera scoperta.
Purtroppo non ho potuto darti che un piccolo 10.
Ma è solo la prima tornata.
(E vediamo se ora riesco a dormire).