Tu abiti vicino Torino, mi pare.
Beh, provati ad andare a Torino, nella via più piena di gente che trovi.
E pensa: tutta la gente adulta che vedo, tra 100 anni (ad essere MOLTO ottimisti), sarà tutta m0rta. E' la pura verità.
Tra diecimila anni, poi, tutti i palazzi che vedo saranno distrutti: sostituiti da altri, o addirittura non ci sarà più Torino.
Se si pensa seriamente a questo, come ci si può seriamente affannare per le cose e per la vita materiale?
Il punto cruciale è raggiungere la coscienza della propria imm0rtalità. Una volta che la si sia raggiunta, la si pensa in modo molto diverso.
Ma non occorre neanche raggiungerla, quella coscienza: basta solo sospettarla, o anche solo immaginarla, e il prodigio è compiuto.
E... ci si può innamorare anche con la casa all'asta, o semmai anche già venduta. : )))
Renditi conto: qualsiasi cosa tu possa fare o avere, non potrai che vivere giorno per giorno. Anzi: minuto per minuto. E se viene il minuto storto, non esiste casa che la furia degli elementi o degli uomini non possa spazzare via; mentre se viene il minuto dritto, anche senza case di proprietà si trova dove abitare, di che coprirsi e di che vivere serenamente il proprio pellegrinaggio su questa Terra.
11 anni e 5 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Un verbale pubblicato
certo è stato compilato;
ma un verbale scribacchiato
o anche solo teorizzato
ben può esser pubblicato
sul momento, ma anche dopo,
perché l'ora per allora
spesso tarda,
e va in malora
ogni buon proponimento
del giurato cuor contento,
improvviso esperto d'arte,
che non firma, non fa carte,
e a Natale se ne parte
e si perde per la via...
E poi arriva Epifanìa,
e ristagnano le carte,
e subiscono la sorte
d'ogni inutile poesia
valutata e messa via...
Ma poi premono i perdenti
con le unghie e con i denti
intonando l'omelìa,
della solita mania
di premiare senza tema
di smentita o di teorema,
a capocchia o giù di lì,
nell'agone quotidiano
dell'amico, del ruffiano,
del premiato onnipresente
che indovina veramente
la quaterna del viaggetto
zitto zitto e quatto quatto...
Mentre arriva Capodanno,
stò verbale, a chi lo danno?
Lo daremo alla Befana,
vecchia laida e pacchiana,
che lo legga per la via...
E' finita la poesia.
Beh, provati ad andare a Torino, nella via più piena di gente che trovi.
E pensa: tutta la gente adulta che vedo, tra 100 anni (ad essere MOLTO ottimisti), sarà tutta m0rta. E' la pura verità.
Tra diecimila anni, poi, tutti i palazzi che vedo saranno distrutti: sostituiti da altri, o addirittura non ci sarà più Torino.
Se si pensa seriamente a questo, come ci si può seriamente affannare per le cose e per la vita materiale?
Il punto cruciale è raggiungere la coscienza della propria imm0rtalità. Una volta che la si sia raggiunta, la si pensa in modo molto diverso.
Ma non occorre neanche raggiungerla, quella coscienza: basta solo sospettarla, o anche solo immaginarla, e il prodigio è compiuto.
E... ci si può innamorare anche con la casa all'asta, o semmai anche già venduta. : )))
Renditi conto: qualsiasi cosa tu possa fare o avere, non potrai che vivere giorno per giorno. Anzi: minuto per minuto. E se viene il minuto storto, non esiste casa che la furia degli elementi o degli uomini non possa spazzare via; mentre se viene il minuto dritto, anche senza case di proprietà si trova dove abitare, di che coprirsi e di che vivere serenamente il proprio pellegrinaggio su questa Terra.
certo è stato compilato;
ma un verbale scribacchiato
o anche solo teorizzato
ben può esser pubblicato
sul momento, ma anche dopo,
perché l'ora per allora
spesso tarda,
e va in malora
ogni buon proponimento
del giurato cuor contento,
improvviso esperto d'arte,
che non firma, non fa carte,
e a Natale se ne parte
e si perde per la via...
E poi arriva Epifanìa,
e ristagnano le carte,
e subiscono la sorte
d'ogni inutile poesia
valutata e messa via...
Ma poi premono i perdenti
con le unghie e con i denti
intonando l'omelìa,
della solita mania
di premiare senza tema
di smentita o di teorema,
a capocchia o giù di lì,
nell'agone quotidiano
dell'amico, del ruffiano,
del premiato onnipresente
che indovina veramente
la quaterna del viaggetto
zitto zitto e quatto quatto...
Mentre arriva Capodanno,
stò verbale, a chi lo danno?
Lo daremo alla Befana,
vecchia laida e pacchiana,
che lo legga per la via...
E' finita la poesia.
: ))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))