E appunto per il fegato proponevo, al commento 11, l'unica possibile panacea.
Se infatti si rode il fegato solo chi comprende, e più comprende più se lo rode ( perché è chi capisce, colui che patisce), ebbene la vera ed unica salvezza possibile non è a livello sociale e generale, ma a livello individuale: il moderno nirvana occidentale (già in avanzata fase di diffuso apprendimento), e cioè l'imitazione PROFESSIONALE di ogni serena fissità beota , che possa condurre ad esprimere su ogni cosa, sia in positivo quanto a filibustieri, prelati e zoc*cole, sia in negativo quanto a tartassati, diffamati e poveri cristi, pieno, incondizionato e rincoglionito consenso con l'opinione comune.
10 anni e 11 mesi fa
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Ringrazio Silvana e Franca dei rispettivi interventi, che mi danno occasione per chiarire meglio il mio pensiero.
"NORMALE" è ciò che è conforme alla norma, cioè all'andamento consueto di un determinato processo. Insomma: ciò che è usuale.
Il contrario di "normale" è "NON NORMALE": parola che indica l'andamento non conforme a ciò che è consueto.
Ma... cosa è normale, cioè cosa è consueto? E' qui la relatività del concetto. E' normale, ritengo, per la ex moglie di Berlusconi, ricevere un assegno di 3 milioni di euro al mese; allo stesso modo in cui è normale (quanto vituperato) nella nostra società che la pensione minima sia di poco inferiore ai 500 euro al mese; alla stessa maniera in cui, nella società dei nostri nonni e bisnonni, era normale che NON vi fosse alcuna pensione, né luce elettrica, radio, televisione, automobili, aerei, voto alle donne o democrazia rappresentativa.
Potremo mai dire che la condizione dei nostri nonni e bisnonni era ASSURDA? Credo proprio di no: era, semplicemente, fuori della odierna normalità: era la NORMALITA' RELATIVA in essere alla loro epoca, e sarebbe OGGI "anormale".
Purtroppo, però, la parola "ASSURDO" assume nel nostro linguaggio diversi significati. "ASSURDO" (cito testualmente) è ciò "che è contrario alla ragione, al senso comune o all'evidenza". La contrarietà alla ragione o all'evidenza non desta problemi; esprime elementi OBIETTIVI, validi per tutti. La contrarietà al SENSO COMUNE, invece, richiama in quel "COMUNE" il concetto di normalità. Cosa è il senso comune? E' "la maniera ordinaria e semplice, propria della MAGGIOR PARTE della gente, di intendere e giudicare". E' insomma il modo di pensare usuale.
E' questo il motivo per cui molti OGGI, vivendo in un mondo di egoismi e sopraffazioni, in cui milioni di esseri umani (e di bambini!) vivono in estrema condizione di povertà e di abiezione, fino a morirne ogni anno di malattie, di stenti e di fame, ritengono di vivere ciononostante in un mondo NON assurdo, ma normale, in cui ciò è inevitabile. Mentre semmai quelle stesse persone ritengono assurdo (mentre invece è solo "non usuale", cioè "non normale") che possano esistere extraterrestri, angeli, demoni, santi, gente che ci parla e che li vede, nonché un Dio che prima o poi possa chiedere a tutti, nessuno escluso, conto e ragione di questo scempio.
Se solo riuscissimo ad escludere dai significati del termine "assurdo" la contrarietà al senso comune, avremmo già fatto un grosso passo avanti sulla via della chiarezza delle nostre idee.
11 anni e 6 mesi fa
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- Innanzitutto, liberiamo il campo da un pre*concetto: l'augurio di Natale non è detto che debba essere per forza rivolto ad altri. Agli altri sono rivolti i semplici auguri di cortesia, della serie: "Buon Natale e felice anno nuovo"; ma un augurio "letterario" per il Natale DEVE essere qualcosa di più: deve essere una speranza, un voto augurale dotato di una qualche profondità, e semmai anche - perché no - indirizzato a se stessi.
11 anni fa
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Se infatti si rode il fegato solo chi comprende, e più comprende più se lo rode ( perché è chi capisce, colui che patisce), ebbene la vera ed unica salvezza possibile non è a livello sociale e generale, ma a livello individuale: il moderno nirvana occidentale (già in avanzata fase di diffuso apprendimento), e cioè l'imitazione PROFESSIONALE di ogni serena fissità beota , che possa condurre ad esprimere su ogni cosa, sia in positivo quanto a filibustieri, prelati e zoc*cole, sia in negativo quanto a tartassati, diffamati e poveri cristi, pieno, incondizionato e rincoglionito consenso con l'opinione comune.
"NORMALE" è ciò che è conforme alla norma, cioè all'andamento consueto di un determinato processo. Insomma: ciò che è usuale.
Il contrario di "normale" è "NON NORMALE": parola che indica l'andamento non conforme a ciò che è consueto.
Ma... cosa è normale, cioè cosa è consueto? E' qui la relatività del concetto. E' normale, ritengo, per la ex moglie di Berlusconi, ricevere un assegno di 3 milioni di euro al mese; allo stesso modo in cui è normale (quanto vituperato) nella nostra società che la pensione minima sia di poco inferiore ai 500 euro al mese; alla stessa maniera in cui, nella società dei nostri nonni e bisnonni, era normale che NON vi fosse alcuna pensione, né luce elettrica, radio, televisione, automobili, aerei, voto alle donne o democrazia rappresentativa.
Potremo mai dire che la condizione dei nostri nonni e bisnonni era ASSURDA? Credo proprio di no: era, semplicemente, fuori della odierna normalità: era la NORMALITA' RELATIVA in essere alla loro epoca, e sarebbe OGGI "anormale".
Purtroppo, però, la parola "ASSURDO" assume nel nostro linguaggio diversi significati. "ASSURDO" (cito testualmente) è ciò "che è contrario alla ragione, al senso comune o all'evidenza". La contrarietà alla ragione o all'evidenza non desta problemi; esprime elementi OBIETTIVI, validi per tutti. La contrarietà al SENSO COMUNE, invece, richiama in quel "COMUNE" il concetto di normalità. Cosa è il senso comune? E' "la maniera ordinaria e semplice, propria della MAGGIOR PARTE della gente, di intendere e giudicare". E' insomma il modo di pensare usuale.
E' questo il motivo per cui molti OGGI, vivendo in un mondo di egoismi e sopraffazioni, in cui milioni di esseri umani (e di bambini!) vivono in estrema condizione di povertà e di abiezione, fino a morirne ogni anno di malattie, di stenti e di fame, ritengono di vivere ciononostante in un mondo NON assurdo, ma normale, in cui ciò è inevitabile. Mentre semmai quelle stesse persone ritengono assurdo (mentre invece è solo "non usuale", cioè "non normale") che possano esistere extraterrestri, angeli, demoni, santi, gente che ci parla e che li vede, nonché un Dio che prima o poi possa chiedere a tutti, nessuno escluso, conto e ragione di questo scempio.
Se solo riuscissimo ad escludere dai significati del termine "assurdo" la contrarietà al senso comune, avremmo già fatto un grosso passo avanti sulla via della chiarezza delle nostre idee.