Giuseppe Freda

Nella frase "Normale: riferibile alla norma, alla..." di Giulio Pintus
Bravo Giulio: il problema non è tanto il re travicello di turno, bensì il persistere sconfortante di un popolo di ranocchi.
     Quanto all'indignazione, essa non è anomala: è anzi la regola. Per credere, provare a leggere il Corriere della Sera on line: vi è un vero popolo di indignati, indignati per qualsiasi anche futile motivo.
     Prescrivo per costoro bromuro, valium al mattino e alla sera... e, naturalmente, un nuovo re Travicello. Semmai vociante, barbuto, genovese, e naturalmente indignato anche lui.
    E, per naturale associazione di idee, concludo con Leonardo da Vinci, il quale ebbe ad annotare (più o meno) nelle sue carte: "là dove manca la ragione, suppliscono le grida".
11 anni e 1 mese fa
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Nella frase "Il dolore nasce nell'ignoranza dell..." di Giulio Pintus
Il sarcasmo, parente stretto della rabbia e del nichilismo, è anch'esso un derivato del dolore: una sorta di trasformazione chimica della sofferenza in energia, operata dall'orgoglio,dalla forza morale, dalla volontà di non cedere, di resistere ai colpi della vita, semmai... anche lasciandosi andare alla corrente del fiume. Questo atteggiamento però paga lo scotto del pessimismo e della disperazione; la via dello spirito, invece, cioè l'intuizione sempre più chiara del fatto che la materia, il tempo, il fluire delle cose sono solo la maschera di un Universo costituito in realtà di sentimenti e di affetti senza materia né tempo, conduce al superamento del problema, al nocciolo delle cose, secondo itinerari più o meno profondi e più o meno lunghi.
     Vorrei aggiungere, per amore di verità, che non ritengo lillipuziano nè il pensiero espresso nella frase, nè il suo autore; e neanche ritengo lillipuziano  "malandrino": i "malandrini" tutto sono, tranne che lillipuziani...
    Vorrei anche chiarire che, agli occhi del mondo, lillipuziani non sono certo i "geometri" ; o fors'anche talvolta anche lo sono (dipende di solito dal censo), ma mai lo sono quanto le persone che intraprendono le vie dello spirito, ritenute dai più, semplicemente, degli st*upidi, dei falliti o, nella migliore delle ipotesi, degli illusi.
11 anni fa
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Nella frase "A me non piace la definizione di "ateo" perché..." di Umberto Galimberti
Ad abundantiam:

www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/caccia-al-copione-esce-in-libreria-umberto-galimberti-e-la-mistificazione-intellettuale-ormai-lattivit-24727.htm
11 anni e 1 mese fa
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