Giuseppe Freda

Nella frase "Il futuro è adesso, non domani." di Giampiero Piovesan
L'illusione non sei tu per me, o io per te, o i libri, o le musiche, o l'amore. L'illusione è l'habitat in cui crediamo di vivere, nel senso che questo habitat, tempo compreso, dipende dalla nostra percezione "normale" della realtà.
    Da tempo vado ripetendo che esistono diverse possibilità di percezione, diversi modi di percepire, diverse "realtà" in cui è possibile vivere. Ma ti faccio un semplice esempio.
    Ho conosciuto di persona, mi pare di avertelo già detto, un bambino (segnatamente un mio nipotino) che a soli 3 o 4 anni di età risolveva nell'arco di pochi secondi i rebus più difficili della settimana enigmistica. Ricordo ancora lo stupore mio e dei genitori nel sottoporgli i fascicoli appena comprati in edicola, e vederlo balbettare in pochi istanti soluzioni esatte che noi neanche immaginavamo. Avevamo dunque un genio, in famiglia?
    Arrivato intorno ai 15 anni, quel medesimo bambino manifestò una vera e propria idiosincrasia per la matematica. Lo seguii per un'intera caldissima estate, tentando di spiegargli nella maniera più facile possibile cose lapalissiane che ciò nonostante non riusciva a capire. Oggi parla correntemente una dozzina di lingue (le imparava con una facilità strabiliante), ma quanto alla matematica...
    Tutto questo l'ho detto per renderti evidente che ciascuno di noi è un mondo a parte. Se quel bambino "vedeva" i rebus, ed era capace di imparare una lingua (anche le più "difficili") in poche settimane, e semmai, non riusciva a risolvere una semplice equazione di primo grado, ciò può avere un solo significato: non vedeva il mondo come lo vedevamo e lo vediamo noi.
     Orbene, circa il tempo, tu dici che il tempo esiste, e che la prova di questo sono i nostri ricordi. I nostri ricordi, invece, sono semplicemente la prova che esistiamo noi. Ma cosa siamo o chi siamo noi, eh, questo è molto più difficile da dire.
     Al commento 14, dicevo che le cose sembrano funzionare come se fossimo NOI SOLI ad esistere, e tutto ciò che ci circonda, tempo compreso, fosse solo uno schermo bianco su cui proiettare noi stessi.
     IL TEMPO SIAMO NOI.
     Ti pare un'affermazione "scientificamente" incredibile?
     Sottopongo alla tua pazienza questa "lectio magistralis" dal titolo "il tempo non esiste", tenuta da Carlo Rovelli, ordinario di fisica teorica, uno dei nostri giovani "cervelli" fortunatamente (per loro) fuggiti dallo squallore nepotistico delle nostre università, e poi, se vuoi, ne riparliamo. La "lectio" dura solo mezz'ora; l'altra mezz'ora circa comprende le domande dell'uditorio, e le risposte di Rovelli.

          www.auditorium.com/eventi/podcast?id_podcast=5224388&start_id=5193499
10 anni e 9 mesi fa
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