Mauro Lanari

La regista s'è dimenticata d'adattare il libro per forzarci a una sua stucchevole lettura invece di farcelo veder'e ascoltare.

Quale sarebbe la differenza tra la fede in un'entità superiore, secondo il programma dei dodici passi, e il misticismo del precedente "La foresta dei sogni" (2015)? Da una dipendenza all'altra: big8. E perché in troppi suoi film infil'almeno un siparietto s'un attivista gày anche quando l'argomento affrontato non lo richiede affatto? Ossessionato.

"L'isola che non c'è": filologica traduzione di Insula U-topia (Tommaso Moro, 1516), letteralmente "luogo che non esiste", "altroquando", "Neverland". La più subdola delle distopie, spacciando la palin-genesi ("ri-generazione", "nuova genesi") per apocatàstasi. Unico esempio a me noto d'inequivocabile apocatastasi: "Va' e vedi" (Klimov, 1985).

Il suo più grande merito è che non è affatto un film dell'orrore. È un thriller ben fatto, con uno storytelling liscio e fluido sino alla fine. Una gradevole sorpresa.

La radic'ebraica non è sadducea, zelota o farisaica, bensì della setta "eretica" essena con la sua spiritualità dualistica: luce vs tenebre, bene vs male, divino vs demoniaco (Giovanni Battista, Gésù, Giovanni evangelista). Poi la dose è stata rincarata d'Agostino seguace della Chiesa fondata da Mānī (ne incontrò a Cartagine nel 383 il vescovo Fausto [di Milevi]), e la sua contrapposizione fra eletti/prescelti/predestinati e massa damnata/-tionis è giunta sin'a noi (Weber 1905: "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo").

https://www.youtube.com/watch?v=Odzbasq0L_Y

Non immaginavo si potess'essere più leziosi e pedanti di "The Wife". Mi sbagliavo.

Mostra così bene lo stato confusionale in cui versano protagonista, comprimari, istituzioni, ch'è esso stesso confuso, volendo essere al contempo film di denuncia e distaccata analisi fenomenologica.

Non so nulla del vero Gary Faulkner, ma so che questo film lo rappresenta come un caso psichiatrico e non capisco cosa ci sia da ridere.

In questo "Olympus Has Fallen - Underwater" i pro e i contro coincidono: onesto e modesto, rassicurante e prevedibile.