Con un criterio di giudizio così lassist'e impreciso, si saranno percepiti originali e beatament'appagati nel perseguire la propria luminosa visione del mondo pure Hitler, Stalin e chissà quant'altri benefattori del gener'umano. I quali, infatti, "hanno sempre dato fastidio alla società".
Spiegazione: "I 'salvati' del Lager non erano i migliori, i predestinati al bene, i latori di un messaggio: quanto io avevo visto e vissuto dimostrava l'esatto contrario. Sopravvivevano di preferenza i peggiori, gli egoisti, i violenti, gli insensibili, i collaboratori della 'zona grigia', le spie. Non era una regola certa (non c'erano, né ci sono nelle cose umane, regole certe), ma era pure una regola. Mi sentivo sì innocente, ma intruppato [intrappolato?] tra i salvati, e perciò alla ricerca permanente di una giustificazione, davanti agli occhi miei e degli altri. Sopravvivevano i peggiori, cioè i più adatti; i migliori sono morti tutti" (Primo Levi, "I sommersi e i salvati", 1986, p. 63). Darwinismo cosmico dove negl'onnipervasivi rapporti di forza prevale sempr'e comunque ciò che dispone di maggior "fitness", aka capacità parassitarie, predatorie, di sfruttamento e sopraffazione.
Cataldo, io invece non sopravvaluterei la loro ingenuità: se non t'è già capitato, potresti ancora incontrare la donna che ti giudica per il bacio alle labbra "altre".
Cioè Dostoevskij era un illuso quando scriveva che "La bellezza salverà il mondo" (https://www.pensieriparole.it/aforismi/benessere-e-bellezza/frase-66986)? Ma và.
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Forse.