Non sai dove o come finisce: davvero? Per giunta la finitudine non dipende soltanto dalla morte: potremm'anch'esser'eterni, ma finché permane un inizio, l'illimitatezza sarebbe stroncat'alla radice, già in partenza. Atropo è sopravvalutata rispett'a Cloto.
7 anni e 10 mesi fa
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"Credo sempre nell’emozione: è per questo funziona”, m'anche no. Zemeckis e Knight hanno voluto rifarsi a "Casablanca" 75 anni dopo, con 3/4 di secolo di ritardo, senza ragione. Pure lo smascheramento della Cotillard al pianoforte dà l'idea d'un omaggio al "Play it, Sam" della Bergman (https://www.youtube.com/watch?v=7vThuwa5RZU) e di Bogart (https://www.youtube.com/watch?v=bAlzmRjixr0), così com'il finale fra gl'aeroplani fermi a terra, il tema del doppiogiochismo, l'importanza delle missive, il sogno d'una Francia liberata e i richiami alla sua capitale ("Avremo sempre Parigi"). Un'"operazione nostalgia" che regista & sceneggiatore si son sentit'in obbligo di fare, ma con un melò talmente eccessivo e laccato da risultare straniante, per nulla coinvolgente. C'è chi ha lodato almeno l'abilità per scene tipo quella d'apertura, ma è quas'identica all'incipit di "Forrest Gump", vecchio d'oltre 20 anni pure quello. Incomprensibile.
Un nuovo capitolo del capitolare. Ma chi ha mai dimostrato ch'il metodo giusto consista nel combattere? Fissazione cognitiva? Eredità ideologica? Qualunquismo sociale?
7 anni e 10 mesi fa
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"Se siete genitori, vi distruggerà": l'unica notizia buona del film. "Arrival is based on a story about love, time and language". Premesso che per dire volemose ben'e facciamo bambini non c'era bisogno di tirar fuori extraterrestri & astronavi; premesso che Villeneuve s'avvale d'una struttura non lineare come riflesso di coscienze che percepirebbero sempr'i medesimi eventi della tragedia cosmica ma in simultanea second'una logica e una temporalità circolari (che cùlo); premesso che la teoria psicolinguistica di Sapir-Whorf forse saprebbe prender'in esame i "logogrammi semasiografici ologrammatici" [sic] degl'eptapodi, però non la comunicazione non verbale (CNV) ch'essi instaurano con la Adams; premesso ch'un "non-zero-sum game" indica sol'un gioco con risultato diverso da zero, quindi non necessariamente positivo m'anzi pure negativo; in breve la storia è "un'insalata di calamaroni alieni che mette nero su bianco le regole del loro linguaggio inconsueto (simile ai richiami tra balene) inchiostrand'il loro ovetto kinder spaziale. Buona meditazion'emotiva".
Due film sulla problematicità del rapporto genitori-figli, non è cert'un caso. Ma se "Bad Words" (2013) funzionava poiché caustico, politicamente scorretto e naturalmente acerbo, invece questo successivo "La famiglia Fang" dà l'idea ch'il regist'abbia voluto fare l'antifamiliarista non disponendo d'adeguati competenze o interessi. Perché appesantir'il film con disquisizioni più seriose che serie circa l'art'e i suoi limiti, con tanto d'interviste ai protagonisti negl'extra del dvd? E soprattutto: che significa "I genitori rovinano i bambini"? Solo sul piano psicosocioeducativo, in cui magari possono darsi percorsi migliori degl'altri, oppur'ancor prima su quell'ontologico/eventologico ("Born, never asked"?). La risposta l'ha fornita lui stesso in un'intervista: il riferimento è al semplice universale processo di deidealizzazione conseguente lo svezzamento. Nient'altro. Bateman sarà sincero ma pur'ingenuo. Gli s'addice meglio la "greve leggerezza" della "black comedy" spassosa e irriverente, mentre stavolta ha compiut'il passo più lungo della gamba e s'è infilat'in un discorso più grande di lui.
Mauro Lanari e Davide Schiavoni
Lo dice l'articolo stesso: "«Hanno vinto le lobby», accusano le organizzazioni non governative. [...] Secondo un documento di lavoro dei Ventotto, i limiti indicati dalla Commissione sono stati abbandonati a causa di «preoccupazioni circa la potenziale sovrapposizione con gli altri impegni stabiliti dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra». La maggioranza è favorevole, compresi tutti i paesi grandi produttori, come Regno Unito, Italia, Francia e Danimarca. Le lobby esultano. Gli altri si interrogano."
"An-archico" significa "senza capo", senza "primus inter pares", senza comando dall'alto ("top-down"), senza governo verticistico, organigrammatico, piramidale. Invece Noam Chomsky e il Ben Cash di Mortensen hanno 3 e 6 figli, cioè sono dei capifamiglia, dunque "Captain Fantastic" affronta "temi stimolanti" ("thought-provoking themes") giusto per la delirante contraddittorietà dei presupposti. E siccom'il film potrebbe ancor'essere un minimo destabilizzante, se n'azzer'il sé-dicente potenzial'esplosivo tranquillizzando l'incompetenza ideologica del pubblico indie, mainstream e festivaliero (ha vinto a Cannes la sezione "Un Certain Regard" per la miglior regia) con l'accomodante resa finale. "Utopia dei nostagic'idealisti"? L'immaginazione al podere.
Nello specifico, è da una vita che si ripet'il tentativo di sostituir'i genitori con la comunità e l'affido collettivistico. L'esito è stato diametralment'oppost'alle aspettative: il familiarismo è così dilagato da far nascere le nuove "famigli'estese o allargate", dov'i putèi si trovano con almeno due coppie genitoriali e chissà quant'altre imbàstardite relazioni fra i legami biologici coi consanguinei e i non biologici con quell'acquisiti.
Forse.
Mauro Lanari e Davide Schiavoni
Nello specifico, è da una vita che si ripet'il tentativo di sostituir'i genitori con la comunità e l'affido collettivistico. L'esito è stato diametralment'oppost'alle aspettative: il familiarismo è così dilagato da far nascere le nuove "famigli'estese o allargate", dov'i putèi si trovano con almeno due coppie genitoriali e chissà quant'altre imbàstardite relazioni fra i legami biologici coi consanguinei e i non biologici con quell'acquisiti.