Scritto da: Oriella Beretta
in Diario (Sentimenti)
Anche se quel "per sempre" durerà solo un attimo, almeno sarà un attimo di felicità.
Composto martedì 20 giugno 2017
Anche se quel "per sempre" durerà solo un attimo, almeno sarà un attimo di felicità.
Quando una persona ce l'hai dentro è difficile cacciarla fuori dalla tua vita.
Voglio spazi senza confini, dove le parole possono parlare liberamente ed il cuore camminare nudo tra i sentimenti senza provar vergogna.
Senza regole, senza imposizioni, senza paure... come quando ti sogno.
Una pensiero che diventa subito carezza. Una carezza che scioglie ogni pensiero.
Non conosco la funzione o finzione di fare le cose omettendo i sentimenti del cuore, non sono un robot, anche quando sbaglio ci metto il cuore.
Storie finite che non finiranno mai.
Ogni legame che viviamo, qualsiasi esso sia, deve vivere nella reciprocità. Camminare a fianco nella vita, come se le gambe vicine si sfiorassero e fossero legate da una fune, anche se lontane. Perché camminano nello stesso senso e per gli stessi obiettivi e negli stessi valori. Non importa se le gambe mantengono lo stesso passo... Perché nel momento in cui uno dei due resta indietro, l'altro rallenta e aspetta... e laddove fosse necessario torna anche a prendervi per recuperare se ci tiene, rispettando i vostri tempi per proseguire assieme. Questo è reciprocità, quando da entrambe le parti c'è il volere di non perdersi, che sia amore o amicizia non conta. Quando invece, pur sentendovi legati da quella fantomatica fune, vi trovate a camminare da soli, senza appoggi, senza nessuno che guarda dove siete, datemi retta, tagliate quella fune e proseguite da soli senza voltarvi indietro mai!
Definizione di sentimento:
in psicologia con il termine sentimento (derivato dal latino sentire, percepire con i sensi) si intende uno stato d'animo ovvero una condizione cognitivo-affettiva che dura più a lungo delle emozioni e che presenta una minore incisività rispetto alle passioni. Per sentimento genericamente si indica ogni forma di affetto: sia quella soggettiva, cioè riguardante l'interiorità della propria individuale affettività, sia quella rivolta al mondo esterno.
Quando il termine viene usato nel significato di "senso (sentimento) di sé" esprime la coscienza della propria esistenza come complesso dei moti spirituali e corporei.
Certo, un sentimento è qualcosa che viene da dentro, qualcosa che ci portiamo dentro, sia per qualcosa a cui abbiamo particolare interesse, persone, cose, tutto può avere un sentimento in questa vita.
Lo sfogo è una parte di sentimento.
Oggi vorrei sfogare questo sentimento che ahimè, nemmeno la mia psicologa riesce ben a definire.
Forse, o per certo, non riesce in quanto i sentimenti di una persona non possono essere valutati, studiati, compresi da un'altra persona se questa è li per sentire il tuo sfogo.
Allora, se questo sfogo deve essere retribuito per non arrivare a nessuna conclusione se non a quella del farti vedere dal punto di vista "esterno" di chi ci conosce la diversa visione dei fatti, voglio sfogare qui questo sentimento.
Ho molto sentimento. Sono una macchina di sentimenti che è sempre in continua elaborazione di esso, a volte, questo, è un continuo su e giù peggio delle montagne russe.
Capiamoci bene, questo è il mio sentimento, non quello di nessun altro di voi.
Il mio sentimento è ben diverso dal vostro. Il mio sentimento, spinge me medesimo ad essere positivo ed allo stesso tempo negativo, a valutare la parte bianca e quella nera, ad essere romantico e bastardo dentro allo stesso tempo.
Il mio sentimento oggi, è un misto di negativo e positivo.
La parte positiva mi spinge a non essere così stronzo come altre volte sono stato, ma allo stesso tempo, questo essere stronzo è la parte migliore di me in moltissime situazioni. Sarà perché rivedo scene con un finale che non c'è, del tipo: il mio ultimo rapporto affettivo con una persona che porto dentro me a tal punto da essere odio ed amore.
L'odio è quella sensazione che mi pervade quando mi rendo conto che l'etichetta che mi è stata attribuita è quella di una persona che non è uomo, che tirava a campare, che non sarà mai il padre dei suoi figli, che non ci siamo dati nemmeno la prima opportunità per capirci, che lei, nel letto al mio fianco, aveva già deciso il suo destino come coppia mesi prima che tutto scoppiasse nella risoluzione del: ognuno per la sua strada!
Ma tutte queste frasi, tutte queste cose, sono state per me, sintomo di riflessione nel momento in cui, il sottoscritto è andato ovunque per cercarla, vederla, parlarle, cercare di farle capire che gli errori si possono fare e che nella vita, fare di tutta l'erba un unico fascio, non è sempre la soluzione migliore ed efficace.
Che l'essere, impulsivo non sempre rivela quella che è la vera persona che si ha di fronte, che il "minacciare" così come mi è stato detto, non è parte di me, che queste frasi, sono state assorbite, ma sopratutto dette, ad una persona che emotivamente instabile, pensieroso, permaloso, non ha mai perso quel sentimento positivo che pervade i miei pensieri giornalieri.
Poi c'è il sentimento positivo: quello che mi spinge a pensarla in modo garbato, che non mi fa esprimere tutte quelle cose che moltissime persone, metterebbero la propria testa sotto la terra per la vergogna.
Ma quelli, sono sentimenti negativi che non appartengono a questa persona che vi scrive o si scrive.
I sentimenti, sono emozioni che debbono essere ben definiti prima di essere scritti, ed allora, il mio sentimento, è qualcosa di diverso, perverso, audace, fugace, irraggiungibile nel momento in cui mi rendo conto che, essere troppo buoni, essere così, sinceri, non paga, nemmeno quando, pensando a tutte le cose dette, capisco che sono stato umiliato, deriso, sparlato, preso in giro, ma nonostante ciò, non ho mai smesso di avere un sentimento positivo nei confronti di questa persona che, per chiudere il mio sfogo quotidiano, rido a me stesso, ricordando il giorno in cui, la vidi con il suo nuovo compagno.
Come si dice, tutti hanno il diritto di farsi una vita con una nuova persona, io impiegherò più tempo del previsto in moltissime cose, così come in amore, in quello che ti prende il cuore, il cervello e che non ti lascia nemmeno per un attimo anche quando finisce devi solo attendere il tuo momento, lasciare che tutto scorre senza farci corrodere dentro ed accettare il fatto che "i giocattoli usati" vanno donati ai più bisognosi.
Sai qual è la cosa buffa? Quando sei ragazzo fai di tutto per allontanare i tuoi genitori, te ne fotti di loro, pensi che siano solamente dei rompipalle. Ma capisci veramente l'importanza di avere dei genitori solamente quando si avvicina la possibilità di perderli, allora lì cambia tutto. Lo so, sembra stupido ma è così forse sarà il bisogno che abbiamo di sentirci grandi, maturi ed indipendenti che ci spinge ad ignorarli, o forse non so, la foga del momento. Ma è così.