Sentimenti


Scritto da: Antonio Cuomo
in Diario (Sentimenti)
Non lasciarti andare, ti prego, non lasciare le strade della vita vuote della tua grinta. Tieniti duramente attaccato a quel respiro che ti offre una nuova speranza. Liberati dalle catene dello sconforto e aggrappati come un'edera al muro della conquista. Vedi la forza vive in te, facendoti continuare ad amare le sfide che troppe volte la vita ti ha presentato. Vinci adesso, la tua battaglia più importante. Asciuga la paura dagli occhi di chi ti vuole bene e teme per la tua sorte. Ritorna a solcare con le ruote del desiderio le tue forti ambizioni, ritrova nel tuo impavido cuore la luce che ti porta fuori dal baratro in cui sei malauguratamente caduto. Quando credi di non farcela, affidati alla fede sincera di Cristo, che anche quando non lo vedi, lo senti sempre addosso e sai che c'è. Lui non ti abbandonerà mai. Solo così potrai destarti dal sonno, che non è il tuo sogno. Non mollare Alex, tutto il mondo grida il tuo nome, abbiamo bisogno di vincere con te.
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    Scritto da: Cenerino
    in Diario (Sentimenti)
    Oggi, in questo giorno distorto, riaffiora il barlume di un lontano rimembro d'anima, stanca, ferita ormai, arresa. Sei lì nel profondo, bambino interiore che piange stanco d'esser rinchiuso; sono pesanti le catene che addosso ti hanno gettato, persone amorevoli al dire ma, spietate in agir a ferirti. Io loro ho concesso tale lapidazione, per cuor mio di far carico in me dei loro fardelli, perdonami piccolo mio. Scusami se di te non son riuscito ad essere scudo; il bisogno mio di sentirmi integrato, la sensibilità tua estranea in questa terra dove sono cresciuto, come ogni fanciullo anch'io chiedevo semplicemente d'esser amato. Oggi riecheggi e quarant'anni sono passati, il tuo silenzio è stato per me il dolore più profondo, ora son padre e nel giocar coi miei figli rivoglio sentir la tua voce. Oggi, in questo sabato afoso, voglio sentirti tornare anima mia; vieni dolce bambino, riscopriamo il senso di questa nostra vita attraverso la magia del gioco d'infanzia. Oggi io parlo a me stesso e mi dico ti amo. Oggi a te anima dolce chiedo grazie per non aver mai quest'uomo abbandonato.
    Composto sabato 27 giugno 2020
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      Scritto da: Enzo Carnevale
      in Diario (Sentimenti)
      Cose mai dette.
      Piccole mie... scusatemi se abbasso lo sguardo mentre vi parlo, è da quel dì, che non ho più il coraggio di farlo, ma non posso andare avanti così, vedervi con gli occhi pieni di rabbia contro il mondo, è ancora peggio, perché tutti abbiamo nella nostra vita qualcosa che ci impedisce di essere sereni. Costi quel che costi, sarò sincero, anche se mi vergogno, come un bimbo colto con le mani nella marmellata. Ciò che è accaduto non ha rimedi, non si è mai pronti al cambiamento ma creare dei presupposti per condividerlo serenamente, sì. Tu primo frutto d'amore che hai vissuto metà della tua vita, con tutte le carezze del mondo, sognando la conquista della terra della serie: uno per tutti, tutti per uno... e tu, piccola ciliegina amorosa, di certo non ricordi più di tanto, perché eri una pargoletta, ma capivi abbastanza per dirmi: dove eri papà... io non ero da nessuna parte, ero fermo lì, dietro alla porta chiusa alle mie spalle, con la speranza che si riaprisse. In ginocchio vi chiedo scusa, per tutto ciò che le incomprensioni hanno dato vita, a un risvolto delle nostre intenzioni. Raccontare, passo dopo passo fa solo male, ma se questo può esservi di aiuto, dovete sapere, che nel percorso della vita, capitano delle combinazioni e delle occasioni che si prendono al volo, con la massima leggerezza, forse frutto della giovinezza. È inutile insistere e dare la colpa all'altra, sarebbe come dire: chi è senza peccato... scagli la prima pietra.
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