Non ho mai pronunciato un ti amo senza che lo sentissi veramente, né un ti voglio bene e né un mi manchi. Ma ho sempre pronunciato le parole che la gente meritava di sentire in quel momento.
Della luna, così come delle persone, si è vogliosi di osservare solo ed esclusivamente la parte che appare e mai quella nascosta. Quando amare è saper osservare le cose nella loro interezza.
A volte mi chiedo come faccio a trascorrere questo tempo, quando i miei occhi non vedono i tuoi sorrisi. Dove trovo la voglia di vivere, ora che mi manca la tua allegria.
A volte si dissolvono i pensieri come gocce di sudore sulla fronte. Sì, resta il gesto, magari la voglia, che insiste in uno spirito che arde. Fortemente arde, la voglia di far vivere quel pensiero. Il sudore che si trasforma nella bellezza della forma. Qualsivoglia, poesia, pasticcio, memoria di un insonnia.
In questa nostra società sempre più priva di veri valori, andrebbero bandite indifferenza, incomprensione, intolleranza, parole fredde e vuote. Dovremmo coltivare amore, empatia, gentilezza, comprensione. Non dovrebbero essere abbandonati, o peggio, dimenticati i più fragili, i meno fortunati, ignorando le loro necessità, dovrebbero invece essere aiutati con sollecitudine, con attenzione. Non dovremmo riempirci la bocca di parole che non metteremo mai in pratica, dovremmo riempire la nostra vita di buone azioni, di slanci, di gentilezze. Cominciamo dai bambini, futuri uomini della nostra società, educhiamoli con il nostro esempio, trasferendo in loro i nostri valori. Persone migliori, per un mondo migliore.
Lei era così: custodiva il suo dolore, in un sorriso. Elargiva sorrisi a chiunque perché diceva che un sorriso, a volte salva la vita di qualcuno. Ed era vero. Molti però, non compresero fino in fondo il suo comportamento è presa di mira, fu oggetto di derisione sprezzante e offensiva. Ma lei era fatta così: dominava le sue temperie emotive con gesti equilibrati e gentili. Quando le chiesero come stava, rispose con un sorriso; e fu subito chiaro a tutti, che lei era una rara giornata di sole, in un giorno di pioggia.
Alla mia cara mamma! Mi hai voluto tu, con tutta la caparbietà che ha contraddistinto la tua vita. Eri solo una donna con tanti sogni e forse troppe paure, con me sei diventata mamma, mi hai amato a modo tuo crescendomi tra sorrisi e impegni, quanti sacrifici hanno fatto le tue mani, quante lacrime hanno versato i tuoi occhi, nascosta in quell'angolo buio di una casa che era diventata troppo grande all'improvviso. Nonostante le tante preoccupazioni e i relativi dispiaceri, non ti sei mai allontanata da me. Eri presente in ogni mio malore, c'eri tu, quando i miei passi hanno iniziato a camminare e sempre tu, quando le mie orme volevo varcare nuove strade, pronta sempre a fermare in parte quel mio cammino, quando ritenevi opportuno che quella via poteva essere rischiosa per i miei moti ingenui. Solo oggi cara mamma comprendo quanto sei stata protettiva nei miei confronti. Per me eri una leonessa pronta sempre a difende con la propria vita i suoi cuccioli, la sua prole, tenendola al sicuro in quella tana, calda e accogliente che era il tuo cuore, dentro quelle braccia sapevo di essere al sicuro, perché nessuno poteva ferirmi. Questa tua bellezza di donna, l'ho racchiusa in uno scrigno d'argento, che ho adagiato nella mia anima, dove lo custodisco gelosamente. Adesso Dio ti ha chiamato, ha avuto bisogno di te per curare le rose del suo paradiso, sei volata lassù lasciandomi con voce flebile il tuo ultimo "ti voglio bene", te ne sei andata senza incrociare i miei occhi per dirmi addio, inutile dirti che il tuo impeto mi manca tanto, i miei occhi non si rassegnano, sanno che non vedranno mai più il tuo dolce viso, ma il mio cuore terrà per sempre intatto tutto il tuo amore. Grazie mamma per essere stata la mia mamma e sappi che se un giorno potessi scegliere tra milioni di donne, io sceglierei ancora te. Buona festa della mamma a te, che adesso sei la rosa più bella del giardino di Dio.