Selvalta

È più allettante della repentina pietra
scagliata impetuosamente nel placo mare
più gentil del ramo di ciliegio,
che, aspettando l'estate lievemente si dondola.
E nella dolce brina mattiniera,
appare incostante
come vita vissuta.
Agisce veemente come un raggio di luce,
ma svanisce diletta come sole al tramonto.
Può questa essere
l'emozione provante di fronte agli occhi della donna che irradia l'essenza.
Anonimo
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    Amo la vita...

    Amo la vita.
    Amo la vita quando mi sveglio riposato,
    amo la vita quando mi sveglio stanco, ma a svegliarmi è mio figlio,
    amo la vita quando un amico mi offre un bicchier di vino,
    amo la vita quando una persona anziana mi insegna qualcosa,
    amo la vita quando mia madre mi chiede ancora un "bacino",
    amo la vita quando uno sconosciuto mi tende la mano,
    amo la vita quando i miei complimenti sono apprezzati davvero,
    amo la vita quando un'amica mi chiede consiglio,
    amo la vita mentre la vivo,
    amo la vita quando mi accorgo che non sto solo esistendo.
    Amo la vita,
    e cercherò di non scordarlo mai.
    Anonimo
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      Essere invisibili

      Essere invisibili, è semplice
      Essere una "cosa" scontata
      Non c'è più la ragazza, la donna, da conquistare
      C'è la moglie, la donna delle pulizie, la badante
      C'è la mamma, la bambinaia, la sua "signora"
      C'è la governante
      Non c'è più la donna, è diventata invisibile
      Non c'è più la passione, ora c'è solo il dovere
      Lui non ti vede, ti possiede, ci sei
      Essere invisibili, è semplice
      Lasci il pranzo pronto, la cena in tavola
      Nessuno si chiede più chi l'ha fatto
      E' scontato, tutto dovuto, tutto normale
      Non stai bene, fai ugualmente
      Nessun si chiede se hai bisogno
      Devi essere essere la roccia
      Nessuna debolezza è ammessa per te
      Essere invisibili, è semplice
      Nulla è valutato, ci sei, ci devi essere
      I problemi sono un tuo problema
      Tocca a te occuparti dei figli, della casa
      Ci devi essere è un tuo dovere
      Essere invisibili, è semplice
      Esci, vai, nessuno si chiede cosa fai
      E' scontato che torni, tanto ci sei
      Cos'hai dentro? A chi importa?
      Vorresti mandare tutto all'aria, non puoi
      Hai i tuoi doveri, dove sono i tuoi diritti?
      Vivi in parallelo, nessuno se ne accorge
      Sei tu, sei un'altra, nessuno vede
      La donna esiste c'è, tu lo sai
      Vivi, vivi quel che puoi, come puoi
      Prova, capirai se vorrai capire
      Nessuno si chiede, nessuno vede
      Sogna, è un tuo diritto
      Essere invisibili, è semplice
      Essere invisibili, è semplice.
      Anonimo
      Composta venerdì 23 luglio 2010
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        Scritta da: Bramante

        Valzer eterno

        Un attimo da sogno, fra i ricordi,
        corre a ritroso a un vecchio paradiso,
        rimbalza dal tuo cuore palpitante
        e ondeggia fra lo stomaco e la mente.

        Nella tua testa, eterni, dolci istanti,
        danzano un valzer di malinconia.
        Nella tua vita, ormai, ti son compagni,
        di algide sere che non hanno stelle.

        La pelle tua, vestita di speranza,
        vibra di nuovo di carezze antiche
        e senti ancora le sue labbra miele
        su quelle tue, che invece, san di sale!
        Anonimo
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          Scritta da: Bramante
          Dissonanti amanti
          offendono l'amore
          che consumano nei pianti
          e imprigionano le ali
          nei letti senza cuore
          stanchi dei rimpianti
          dimenticano il dolore
          che attende di risorgere

          Menti chiuse dentro scrigni
          di sangue e di velluto
          di perle senza luce
          inabissate da vergogne
          che schiacciano le teste
          portano via le vite nei silenzi
          annodano la luce che si sbroglia

          Amanti andati e poi perduti
          Sono alberi senza radici
          che mai saranno liberi
          Un'onda che regge a stento
          ma s'affonda senza vento.
          Anonimo
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            Scritta da: MesaQueen

            Vorrei volare come un gabbiano...

            Vorrei volare come un gabbiano
            libero di sfiorare il mare
            e accompagnare le piccole onde...
            vorrei volare come un gabbiano
            per correre incontro ad un sole che tramonta
            e lasciarmi abbracciare dai suoi ultimi raggi...
            vorrei volare come un gabbiano
            per sentire il vento tra le ali
            e lasciarmi avvolgere dalla sua forza...
            vorrei volare come un gabbiano
            per sentire la libertà impossessarsi di me
            e cercare la felicità in qualche posto nel mondo...
            vorrei volare come un gabbiano
            per scappare dalla tristezza
            e cercare l'amore nello spazio infinito...
            vorrei volare... come un gabbiano...!
            Anonimo
            Composta lunedì 27 giugno 2011
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              Addio

              A volte spero che tutto finisca,
              chiudere gli occhi e non vedere più la luce,
              addormentarmi e non svegliarmi più.
              Sarebbe un sollievo, la fine di un incubo.

              La vita è un bene prezioso,
              ma a che serve se non si è felici,
              se non c'è più amore.

              La vita mi ha sottratto chi la vita mi ha dato
              e mi sta sottraendo chi con me la vita ha donato.

              Ho erso un muro, tempo fa, e ho sbagliato.
              Pensavo che la forza dell'amore riuscisse ad abbatterlo,
              ma chi sta dall'altra parte lo ha fortificato.
              Non c'è più amore.

              Io non ho più la forza,
              risucchiata e imprigionata in quel muro.

              Dicono di comunicare ma il muro è troppo spesso,
              le parole non lo oltrepassano.
              Dicono di inginocchiarsi, dare e chiedere perdono,
              ma il muro non è trasparente,
              chi sta dall'altra parte non vede.
              Si può comunicare col cuore, ma l'altro è chiuso,
              non capisce.

              Solo la morte riuscirà ad abbattere il muro,
              un pianto disperato lo sgretolerà.

              Addio a chi non ho saputo dare
              addio da chi non ha avuto il coraggio e la forza di ricominciare.
              Anonimo
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                Scritta da: Livia Cassemiro

                Orme sulla sabbia

                Questa notte ho fatto un sogno,
                ho sognato che camminavo sulla sabbia
                accompagnato dal Signore,
                e sullo schermo della notte erano proiettati
                tutti i giorni della mia vita.

                Ho guardato indietro e ho visto che
                per ogni giorno della mia vita,
                apparivano orme sulla sabbia:
                una mia e una del Signore.

                Così sono andato avanti, finché
                tutti i miei giorni si esaurirono.
                Allora mi fermai guardando indietro,
                notando che in certi posti
                c'era solo un'orma...
                Questi posti coincidevano con i giorni
                più difficili della mia vita;
                i giorni di maggior angustia,
                maggiore paura e maggior dolore...

                Ho domandato allora:
                "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
                in tutti i giorni della mia vita,
                ed io ho accettato di vivere con te,
                ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
                peggiori della mia vita?"

                Ed il Signore rispose:
                "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
                con te durante tutta il tuo cammino
                e che non ti avrei lasciato solo
                neppure un attimo,
                e non ti ho lasciato...
                i giorni in cui tu hai visto solo un'orma
                sulla sabbia,
                sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
                Anonimo
                Composta mercoledì 16 settembre 2009
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                  Scritta da: Jean-Paul Malfatti

                  Does it Matter?

                  My parents asked me if I am gay.
                  I said, "Does it matter?"
                  They said, "No, not really."
                  I told them, "Yes."
                  They said, "Get out of our lives."
                  I guess it mattered.

                  My boss asked me if I am gay.
                  I said, "Does it matter?"
                  My boss said, "No, not really."
                  I said, "Yes."
                  My boss said, "You're fired, QUEER."
                  I guess it mattered.

                  My friend asked me if I am gay.
                  I said, "Does it matter?"
                  My friend said, "No, not really."
                  I told my friend, "Yes."
                  My friend said, "Don't call me your friend."
                  I guess it mattered.

                  My love asked, "Do you love me?"
                  I said, "Does it matter?"
                  My love said, "Yes."
                  I told my love, "I love you."
                  My love said, "Let me hold you in my arms."
                  Something matters.

                  My God asked, "Do you love yourself?"
                  I said, "Does it matter?"
                  My God said, "Yes."
                  I asked, "How can I love myself? I am gay."
                  My God said, "That is the way I made you."
                  Nothing again will ever matter.

                  Ha importanza?

                  I miei genitori mi hanno chiesto se sono gay.
                  E ho detto, "Ha importanza?"
                  Loro hanno risposto, "No, non molta".
                  Io ho detto loro, "Sì, sono gay".
                  Loro hanno risposto, "Stai fuori dalle nostre vite".
                  Immagino che fosse importante.

                  Il mio capo mi ha chiesto se sono gay.
                  Io ho detto, "Ha importanza?"
                  Lui mi ha risposto, "No, davvero".
                  Io ho detto, "Sì, sono gay".
                  Lui mi ha risposto, "Sei licenziato, frocio".
                  Immagino che fosse importante.

                  Un mio amico mi ha chiesto se sono gay.
                  Gli ho detto, "Ha importanza?"
                  Lui mi ha risposto, "No, davvero".
                  Gli ho detto, "Sì, sono gay".
                  Lui mi ha risposto, "Non considerarmi più tuo amico"
                  Immagino che fosse importante.

                  Il mio compagno mi ha chiesto, "Mi ami?"
                  Gli ho detto "È importante?"
                  Lui mi ha risposto, "Sì"
                  Gli ho detto, "Ti amo".
                  Lui ha risposto, "Fatti abbracciare".
                  Qualcosa ha importanza.

                  Il mio Dio mi ha chiesto, "Ami te stesso?"
                  Gli ho detto, "Ha importanza?"
                  Lui mi ha detto, "Sì"
                  Gli ho chiesto, "Come posso amare me stesso? Sono gay."
                  Lui mi ha detto, "È così che ti ho fatto".
                  Ora nulla avrà più importanza.
                  Anonimo
                  Composta venerdì 13 aprile 2012
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