Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il poeta

Il poeta è un uccello
che becca le parole
sotto la neve del normale
viene sul davanzale
e scappa, impaurito
se lo vuoi catturare
Il poeta è femmina
Il poeta è gagliardo
ha qualcosa, nello sguardo
che tu dici: è un poeta
Spesso è analfabeta
ma è meglio
è piú immediato
il poeta è un ammalato
colitico, fegatoso, asmatico
il poeta è antipatico, scontroso
ombroso: guai
chiamarlo poeta
è una cometa
che annuncia un mondo nuovo
è assolutamente inutile
è un fallito
è un pappagallo di partito
è organico, no,
è fatto d'aria
ha nella penna tutta intera
la rabbia proletaria
è sopra la politica
è sopra il mondo
il poeta è tisico e biondo
il poeta è sempre suicida
il poeta è un furbone
il poeta è una sfida
alle banalità del mondo
il poeta è assolutamente
del tutto normale
il poeta è omosessuale
il poeta è un santo
il poeta è una spia
poi un giorno va via
in un isola lontana
o anche a puttana
e lascia un gran vuoto
nella poesia
la sua
il poeta è il titolo
di questa mia.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Bianca ape ronzi

    Bianca ape ronzi, ebbra di miele, nella mia anima
    e ti pieghi in lente spirali di fumo.

    Sono il disperato, la parola senza eco,
    colui che tutto perse, e colui che tutto ebbe.

    Ultima gómena, scricchiola in te la mia ansietà ultima.
    Nella mia terra deserta sei l'ultima rosa.

    Ah silenziosa!

    Chiudi i tuoi occhi profumati. Lì aleggia la notte.
    Ah denuda il tuo corpo di statua timorosa.

    Possiedi occhi profondi dove la notte aleggia.
    Fresche braccia di fiore e grembo di rosa.

    I tuoi seni rassomigliano alle conchiglie bianche.
    Sul tuo ventre è venuta a dormire una farfalla d'ombra.

    Ah silenziosa!

    Ecco la solitudine da dove sei assente.
    Piove. Il vento del mare caccia gabbiani erranti.

    L'acqua va scalza per le strade bagnate.
    Da quell'albero si lamentano, come infermi, le foglie.

    Bianca ape, assente, ancora ronzi nella mia anima.
    Rivivi nel tempo, sottile e silenziosa.

    Ah silenziosa!
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      Scritta da: Jade S
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Carpe diem

      Non domandarti – non è giusto saperlo – a me, a te
      quale sorte abbian dato gli dèi, e non chiederlo agli astri,
      o Leuconoe; al meglio sopporta quel che sarà:
      se molti inverni Giove ancor ti conceda
      o ultimo questo che contro gli scogli fiacca le onde
      del mare Tirreno. Sii saggia, mesci il vino
      – breve è la vita – rinuncia a speranze lontane. Parliamo
      e fugge il tempo geloso: cogli l'attimo, non pensare a domani.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Un freddo vento australe
        scompiglia i rami ai tigli,
        sembra che vi s'impigli,
        per guardar qui, la luna.

        Io scrivo alla mia bella
        che mi ha abbandonato
        e la mia lunga lettera
        la legge anche la luna.

        La luce sua silente
        scorre di riga in riga.
        Io piango, e cosi scordo
        preghiere sonno e luna.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Colui che il mio nome rinchiude

          Colui che il mio nome rinchiude
          piange in questa prigione.

          Ho un gran da fare
          a costruirmi intorno questo muro
          e mentre il muro sale verso il cielo
          giorno per giorno
          me ne sto nella sua ombra scura
          e perdo di vista il mio vero essere.

          Sono fiero di questo grande muro
          e lo ricopro per bene di polvere e sabbia
          per paura che rimanga anche
          il più piccolo spiraglio.

          Per questa mia solerzia
          non vedo più
          chi veramente sono.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'immensità dell'attimo

            Quando tra estreme ombre profonda
            in aperti paesi l'estate
            rapisce il canto agli armenti
            e la memoria dei pastori e ovunque tace
            la secreta alacrità delle specie,
            i nascituri avvallano
            nella dolce volontà delle madri
            e preme i rami dei colli e le pianure
            aride il progressivo esser dei frutti.
            Sulla terra accadono senza luogo,
            senza perché le indelebili
            verità, in quel soffio ove affondan
            leggere il peso le fronde
            le navi inclinano il fianco
            e l'ansia dè naviganti a strane coste,
            il suono d'ogni voce
            perde sé nel suo grembo, al mare al vento.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Vecchio?

              In agosto avrò 73 anni,
              quasi ora di fare le valigie
              per un salto nel vuoto
              ma due cose
              mi trattengono:
              non ho ancora scritto
              abbastanza poesie
              e poi il vecchio
              che abita nella casa
              di fianco alla mia.
              Vivo e vegeto,
              a 96 anni.
              Picchia sulla finestra
              col bastone
              e manda baci
              a mia moglie.
              Capisce tutto,
              schiena dritta,
              passo svelto,
              guarda troppa tivù
              ma noi
              allora?
              Ogni tanto vado a trovarlo,
              ciacola
              ma non dice cazzate,
              tende a ripetersi
              un poco
              ma vale quasi la pena
              di riascoltarlo.
              Ero da lui
              un giorno e ha detto:
              "sai, presto
              tirerò le cuoia..."
              "mah," ho detto io, "non ne sono
              così sicuro..."
              "Io sì," ha detto,
              "perciò, che ne diresti
              di fare un cambio con casa mia?"
              "Certo la tua è carina."
              "ma non so se puoi darmi
              quello che voglio in cambio..."
              "Dipende, mettimi alla prova."
              "Bè," ha detto, "vorrei un nuovo
              paio di testicoli."
              Quando morirà il vicino
              sarà difficile riempire
              il gran vuoto che lascia.
              Mi sono
              spiegato?
              Composta mercoledì 25 settembre 2013
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