Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Patty Diphusa
in Poesie (Poesie d'Autore)
Non cercare mai di dire al tuo amore
amore che mai non si può dire;
perché il vento gentile si muove
silenzioso, invisibile.

Ho detto il mio amore, ho detto il mio amore,
le ho detto tutto il mio cuore;
tremante, gelido, in terribili paure
ah, se ne va via.

Non appena se ne fu andata da me
uno straniero passò per caso;
silenzioso, invisibile
oh, non ci fu rifiuto.
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Ricordo com'eri l'autunno scorso.
    Eri il basco grigio e il cuore quieto.
    Nei tuoi occhi lottavano i bagliori del crepuscolo.
    E le foglie cadevano sull'acqua della tua anima.

    Aggrappata alle mie braccia come un rampicante,
    le foglie raccoglievano la tua voce lenta e calma.
    Falò di stupore in cui la mia sete bruciava.
    Dolce giacinto azzurro curvato sulla mia anima.

    Sento vagare il tuo sguardo e l'autunno è lontano:
    basco grigio, voce d'uccello e cuore famigliare
    dove migravano i miei desideri profondi
    e cadevano i miei baci allegri come braci.

    Cielo dalla nave. Campo dai colli.
    Il tuo ricordo è di luce, di fumo e di stagno quieto!
    Oltre i tuoi occhi ardevano i tramonti.
    Foglie secche d'autunno giravano nella tua anima.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Cheope
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il vino triste

      La fatica è sedersi senza farsi notare.
      Tutto il resto poi viene da sé. Tre sorsate
      e ritorna la voglia di pensarci da solo.
      Si spalanca uno sfondo di lontani ronzii,
      ogni cosa si sperde, e diventa un miracolo
      esser nato e guardare il bicchiere. Il lavoro
      (l'uomo solo non può non pensare al lavoro)
      ridiventa l'antico destino che è bello soffrire
      per poterci pensare. Poi gli occhi si fissano
      a mezz'aria, dolenti, come fossero ciechi.

      Se quest'uomo si rialza e va a casa a dormire,
      pare un cieco che ha perso la strada. Chiunque
      può sbucare da un angolo e pestarlo di colpi.
      Può sbucare una donna e distendersi in strada,
      bella e giovane, sotto un altr'uomo, gemendo
      come un tempo una donna gemeva con lui.
      Ma quest'uomo non vede. Va a casa a dormire
      e la vita non è che un ronzio di silenzio.

      A spogliarlo, quest'uomo, si trovano membra sfinite
      e del pelo brutale, qua e là. Chi direbbe
      che in quest'uomo trascorrono tiepide vene
      dove un tempo la vita bruciava? Nessuno
      crederebbe che un tempo una donna abbia fatto carezze
      su quel corpo e baciato quel corpo, che trema,
      e bagnato di lacrime, adesso che l'uomo
      giunto a casa a dormire, non riesce, ma geme.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Non inizia più armonico momento
        per noi, dacché la forza immotivata
        d'amore usò più cruda disciplina.
        Ora nei nostri aspetti già traspare
        la ferina imminenza del piacere.
        Né so, quando mi penetri di baci
        quanto di te il mio spirito trascini.
        Se la tua bianca veste mi raggiunge
        ardo di colpa e muovo l'innocente
        orma del desiderio alle tue case
        e per te che mi piaci
        io cresco in tenerezza senza fine.
        E ti seguo, io, ombra del tuo anello
        di spirito profondo
        ignorata da te, ma ti raggiungo
        nella mia aperta fantasia gioiosa.
        E mi carico sempre di peccati
        presso le porte delle meretrici.
        Vota la poesia: Commenta