Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

La sera del dì di festa

Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t'accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai né pensi
Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m'affaccio,
E l'antica natura onnipossente,
Che mi fece all'affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d'altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or dà trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già ch'io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell'artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov'è il suono
Di què popoli antichi? Or dov'è il grido
Dè nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio
Che n'andò per la terra e l'oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s'aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s'udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sarah Brown

    Maurizio, non piangere, non sono qui sotto il pino.
    L'aria profumata della primavera bisbiglia nell'erba dolce,
    le stelle scintillano, la civetta chiama,
    ma tu ti affliggi, e la mia anima si estasia
    nel nirvana beato della luce eterna!
    Và dal cuore buono che è mio marito,
    che medita su ciò che lui chiama la nostra colpa d'amore: -
    digli che il mio amore per te, e così il mio amore per lui, hanno foggiato il mio destino — che attraverso la carne raggiunsi lo spirito e attraverso lo spirito, pace.
    Non ci sono matrimoni in cielo,
    ma c'è l'amore.
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      Scritta da: Anna Pacelli
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      L'albatro

      Per dilettarsi, sovente, le ciurme
      catturano degli àlbatri, marini
      grandi uccelli, che seguono, indolenti
      compagni di viaggio, il bastimento
      che scivolando va su amari abissi.
      E li hanno appena sulla tolda posti
      che questi re dell'azzurro abbandonano,
      inetti e vergognosi, ai loro fianchi
      miseramente, come remi, inerti
      le candide e grandi ali. Com'è goffo
      e imbelle questo alato viaggiatore!
      Lui, poco fa sì bello, com'è brutto
      e comico! Qualcuno con la pipa
      il becco qui gli stuzzica; là un altro
      l'infermo che volava, zoppicando
      scimmieggia.
      Come il principe dei nembi
      è il Poeta che, avvezzo alla tempesta,
      si ride dell'arciere: ma esiliato
      sulla terra, fra scherni, camminare
      non può per le sue ali di gigante.
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        Scritta da: fa
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Lettera positiva

        Che oggi regni la pace,
        che tu abbia fiducia in Dio che sa esattamente dove dovrebbe essere,
        che non dimentichi le infinite possibilità che nascono dalla fede.
        Che utilizzi quei doni che hai ricevuto e che condivida l'amore che ti è stato dato.
        Che tu sia contento di sapere che sei Figlio di Dio.
        Lascia che questa presenza si adagi nelle tue ossae permetta alla tua anima la libertà di cantare, ballare, pregare e amare.
        Esiste qui per tutti e per ognuno di noi!
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Ella in cielo

          Pregava Dio,
          pregava con fervore
          perché facesse di lei
          una felice ragazza bianca.
          E se ormai è tardi per simili cambiamenti,
          allora, Signore Iddio, guarda quanto peso
          e toglimene almeno la metà.
          Ma Dio benevolo disse No.
          Posò soltanto la mano sul suo cuore,
          le guardò in gola, le carezzò il capo.
          E quando tutto sarà compiuto – aggiunse –
          mi allieterai venendo a me,
          mia nera gioia, tronco colmo di canto.
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            Scritta da: edelweiss
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Amare il mondo

            Ci impegniamo, noi e non gli altri,
            unicamente noi e non gli altri,
            né chi sta in alto, né che sta in basso,
            né chi crede, né chi non crede.
            Ci impegniamo:
            senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
            senza giudicare chi non si impegna,
            senza accusare chi non si impegna,
            senza condannare chi non si impegna,
            senza cercare perché non si impegna.
            Se qualche cosa sentiamo di "potere"
            e lo vogliamo fermamente
            è su di noi, soltanto su di noi.
            Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
            si muta se noi ci facciamo nuovi,
            ma imbarbarisce
            se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
            Ci impegniamo:
            per trovare un senso alla vita,
            a questa vita
            una ragione
            che non sia una delle tante ragioni
            che bene conosciamo
            e che non ci prendono il cuore.
            Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
            non per rifarlo, ma per amarlo.
            Composta giovedì 3 febbraio 2011
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