Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)
Notte, sciacquio di remi nuvolosi,
notte, galleggiamento delle stelle,
un cane il suo lunghissimo silenzio
guaì, si sguinzagliò dal primo raggio
che lo trattenne nell'ultimo giorno
morse e strappò la carne della luce,
sulla strada di sguardi sguainanti
spade di insonnie, spighe sulle palpebre, carezzate dal sole, il sole nero -
l'osso lasciato sanguinare in bianco,
silenzio dei colori e di scrittura,
muso e coda che sono, insanguinati,
l'alba e il tramonto, il suo pelo del tempo,
il ventre di città, in cui ogni casa
è una mammella a cui s'aggrappa l'uomo
che succhia tutto il latte del suo sonno
in sé, mentre è succhiato via il suo sogno, nutriente invisibilmente oppresso.
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