Affascinanti Poesie d'Autore


Scritta da: Bernardo Panzeca
in Poesie (Poesie d'Autore)

San Giuseppe

Quant'era bello
quel Santo vecchiarello,
col suo bastone
proteggeva chiunque
in ogni occasione,
Gesù Bambino
tra le braccia teneva
e tutta quanta la natura
al suo arrivo rideva.
Tante rondini
garrivano nel cielo
e tanti fiori
uscivano dallo stelo.
Viole e nuvole
si scambiavano
Nebbia e sole
si alternavano.
Era un Santo
tanto Paterno,
Temuto assai
anche dall'inferno.
Era un gran bravo
falegname,
Tramutava in cuore
ogni rottame.
San Giuseppe
si chiamava
Non vi era gente
che non lo amava.
Composta venerdì 19 marzo 2021
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    Scritta da: Bernardo Panzeca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Quel gradino da bambino

    C'era un gradino
    quand'ero bambino,
    levigato e silenzioso
    era per me
    un amico prezioso.
    Quanti giochi
    abbiam fatto assieme
    Ricordo quelle giornate
    come assai supreme.
    Correvo da lui
    già presto al mattino
    e quando mamma chiamava
    lo salutavo con un bacino.
    Era davvero
    il mio più grande amico,
    con lui giocavo
    con lui parlavo
    e soprattutto
    con lui sognavo.
    Quanti viaggi
    seduti assieme
    Per mari e monti
    non temevamo
    neanche i ponti.
    Era di poche parole
    ma era fedele
    come il sole.
    Non si è mai mosso
    e quando dovetti lasciarlo
    ho provato un gran rimorso.
    È passato tanto tempo
    ma di tanto in tanto
    vado a sedermi accanto.
    È molto invecchiato
    così come lo sono io,
    Ma quando siamo assieme
    L'animo nostro
    ritorna ad essere come un seme.
    Composta domenica 7 marzo 2021
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      Scritta da: Bernardo Panzeca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La casa dei nonni

      Quant'era bella
      la casa dei nonni,
      Lì ho trascorso
      i miei più bei giorni.
      Non vi è estate
      Che non ricordi
      Non vi è Natale
      Che io scordi.
      C'era un tavolo
      sempre allungato
      e anche di notte
      era apparecchiato.
      Zii e cugini
      sedevano attorno
      tanto amore
      c'era ogni giorno.
      Era una casa
      tanto profumata
      perché dal sole
      era tanto amata,
      finestre e balconi
      i nonni spalancavano
      già al mattino presto
      i raggi ospitavano.
      Non vi era volta
      che io andavo
      e tanta pace nell'aria
      non respiravo.
      Era una casa tanto Beata
      anche il tempo lo dice da tempo:
      "Non può essere dimenticata."
      Composta venerdì 5 marzo 2021
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        Scritta da: Bernardo Panzeca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il grembiule delle elementari

        Ricordo ancora
        quel mio grembiule,
        sulla sedia, in cucina
        sembrava il cielo
        ogni mattina.
        Di un blu intenso
        col fiocco slegato
        quel suo colletto
        appariva arrabbiato.
        Tutti i giorni
        lo indossavo
        e come uno scudo
        io lo portavo.
        Quel suo colore
        tanto divino
        mi concedeva
        la forza di un pino.
        Erano fredde le giornate
        ma con lui addosso
        mi sentivo in estate.
        Era un grembiule
        stirato da mamma
        di sera in sera
        con tanta preghiera.
        Anche oggi
        dopo tanti anni
        ho sempre quel grembiule
        in mezzo ai miei panni.
        Lo tengo in alto
        Nel cielo lassù
        ed ogni mattina
        lo guardo e lui mi tira su.
        Composta giovedì 25 febbraio 2021
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          Scritta da: Bernardo Panzeca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Le caramelle di mia nonna

          La ricordo ancora
          la mia nonna,
          Col suo grembiule
          profumato di marsiglia
          e il suo pensiero
          rivolto sempre alla famiglia.
          Si alzava presto al mattino
          e con le mani giunte
          ringraziava Gesù Bambino.
          Faceva colazione
          inzuppando il pan nel latte,
          Era la sua colazione preferita
          E toccando la foto di Santa Rita
          Non vi era volta
          che non si baciava quelle sue dita.
          Era buona
          la mia nonna,
          teneva nelle tasche
          sempre tante caramelle
          che luccicavano come le stelle.
          Le donava a noi bambini
          e anche ai non piccini.
          Tanti sorrisi
          comparivano sui visi
          perché quel sapore
          sapeva proprio di amore.
          Non finivano mai
          le caramelle di mia nonna,
          Ed anche oggi
          che lei non c'è più
          Guardando ogni notte lassù
          c'è sempre una caramella
          che somiglia tanto ad una stella.
          Composta mercoledì 24 febbraio 2021
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            Scritta da: Bernardo Panzeca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Un povero barbone

            Che pena quel barbone
            A guardarlo in terra
            compare un gran magone.
            Tutto solo e mal vestito
            A nessuno viene in mente
            se poverino sia nutrito.
            Ha barba lunga capelli folti
            e due grandi occhi
            chiaramente dalle lacrime travolti.
            È un povero uomo
            disperato e in preghiera
            E con tante stelle
            che lo illuminano ogni sera.
            Non ha più voglia di parlare
            Perché da tempo
            ha smesso ahimè di amare.
            Il cuor suo batte solo per il cielo
            Non vede l'ora di svegliarsi
            tra le braccia della Signora con il velo.
            Composta lunedì 22 febbraio 2021
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              Scritta da: Bernardo Panzeca
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Una farfalla in volo

              Che bella che era
              quella farfalla
              anche di sera,
              Aveva grandi ali
              e comportamenti
              assai reali.
              Non vi era fiore
              che al suo passaggio,
              Non si trovasse
              a proprio agio.
              Non vi era cuore
              che al suo odore
              Non sapesse dell'amore.
              Era tanto bella
              quella farfalla,
              E come tutte
              le cose belle,
              È andata troppo presto
              a danzare tra le stelle.
              Composta domenica 21 febbraio 2021
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                Scritta da: Andrea De Candia
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Vieni, mio dolce amico: sulla bianca
                e soda strada noi seguiteremo
                finché tutta la valle s'inazzurri.
                Vieni: è tanto soave camminare
                a te d'accanto, anche se tu non m'ami.
                C'è tanto verde, intorno, tanto odore
                di timo c'è, e sono così ariose,
                nell'indorato cielo, le montagne:
                è quasi come se anche tu mi amassi.
                Arriveremo giù, fino a quel ponte
                sorretto dallo scroscio del torrente:
                là tu continuerai pel tuo cammino.
                Io resterò sul greto, fra i cespugli,
                dove l'acqua non giunge, fra le pietre
                chiare, rotonde, immote, come dorsi
                di una gregge accosciata. Col mio pianto
                vitreo, pari a lente che non pecca,
                io specchierò e raddoppierò le stelle.
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