Poesie d'Autore


Scritta da: Umiltà
in Poesie (Poesie d'Autore)
Donna Francesca,
anche se da lungo tempo ormai non siete
dolci ricordi in me risvegliate.
Seduta ai vostri piè ascoltavo rapita
storie di santi o della gioventù finita.

Era bello starvi a sentire
forse pensavate che non capissi
ma ogni gesto, ogni parola
mi son rimasti impressi.
Di voi è rimasto un mito;
severa, burbera qualcun vi ha definito.
non è vero
nell'età matura eravate
dolce semplice e sicura
e sotto il manto austero
batteva un grande cuore nobile e sincero.
Composta lunedì 30 novembre 1987
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    Scritta da: underdog
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Metamorfosi

    Lei trovò il coraggio e affrontò il cielo.
    riempi il nome di Dio della sua bocca
    e volle il miracolo.
    un angelo maschio incarnato
    scese sulla terra
    gli sottomise il corpo, e
    nel suo ventre piantò un seme.

    le porse uno specchio,
    vide l'immagine curva,
    l'ombelico rotondo.
    le mostrò che esisteva un inferno,
    e che i sogni sono concepiti
    fuori dal mondo.

    piantò una lama in mezzo al suo corpo,
    lo saturò di sangue;
    le sfilò nido e seme
    e in assassino converti il suo nome.
    lei maledì quel miracolo concesso
    senza alcuna pietà.

    ombra,
    grida,
    silenzio.

    ora giace, testa bassa come appesa
    un pipistrello;
    non seppe difendere il bozzolo, il germoglio.
    e invece di una vita vive una colpa.
    questo il suo castigo.
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      Scritta da: Bobaz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Come un lupo solitario

      Come un lupo nella notte
      alla ricerca di un branco,
      sono io che vago nella notte
      ma mi sento stanco
      cercando trovo
      mi sento parte di qualcosa
      ma mi allontano
      per paura di chi sà cosa;
      torno ad essere un solitario
      lasciandomi alle spalle
      quel branco così bello e vario
      nonostante quel cerchi
      sia sentirmi parte di qualcosa
      ben voluto
      e non più solo.
      Composta sabato 15 dicembre 2012
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        Scritta da: Carlo Bisecco
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Una meta per la vita

        Leggero mi libro nel vento,
        volteggio,
        tra i rami spogli di querce e di pioppi,
        tra le nuvole e il volo dei piccioni,
        salgo, sempre più in alto,
        cercando una meta che forse non c'è,
        guardo giù e cado,
        ripiombo nella mia vita,
        guardo il cielo,
        cerco una meta,
        abbasso lo sguardo e guardo avanti,
        è lì che devo cercare una meta,
        di fronte a me,
        cammino,
        percorro la strada per il posto adatto a me.
        Composta giovedì 1 novembre 2012
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          Scritta da: Marco Giannetti
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Qui ti amo.
          Negli oscuri pini si districa il vento.
          Brilla la luna sulle acque erranti.
          Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

          La nebbia si scioglie in figure danzanti.
          Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
          A volte una vela. Alte, alte stelle.

          O la croce nera di una nave.
          Solo.
          A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
          Suona, risuona il mare lontano.
          Questo è un porto.
          Qui ti amo.

          Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
          Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
          A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
          che corrono per il mare verso dove non giungono.
          Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
          I moli sono più tristi quando attracca la sera.

          La mia vita s'affatica invano affamata.
          Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
          La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
          Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
          La luna fa girare la sua pellicola di sogno.

          Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
          E poiché io ti amo, i pini nel vento
          vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.
          Composta giovedì 13 dicembre 2012
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            Scritta da: Carlo Bisecco
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il merlo

            Un merlo si posa nelle ore mattutine
            Sul muricciolo della finestra,
            con un becco arancione acceso
            e il corpo nero come la pece.
            Lo guardo, mi guarda,
            lo fisso negli occhietti scuri,
            mi sembra di conoscerli,
            mi fissa, un attimo mi volto,
            quando mi rigiro è scomparso,
            volato libero tra le nuvole,
            lasciandomi in mente la sua immagine,
            l'immagine dei suoi occhi,
            che continuano a sembrarmi familiari.
            Probabilmente domani accadrà la stessa cosa:
            ci fisseremo, mi volterò,
            e quando tornerò a vederlo sarà già volato via,
            lasciandomi sempre a pensare ai suoi occhietti scuri.
            Composta lunedì 23 aprile 2012
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              Scritta da: Parolaio
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Giallo mais

              Non è questa una leggenda
              che facilmente si inventa,
              del passato io posso narrare
              perché testimone oculare.
              Di pelle gialla era la gente
              che possedeva un bel niente,
              gialla pure era la mensa:
              pane, focaccia, polenta;
              il granturco imperava
              ma talvolta non bastava
              a sfamar tutte le bocche
              con tante porzioni ridotte.
              Come al collo un gingillino
              dal fuligginoso camino
              il paiolo pranzo e cena
              penzolava alla catena
              per la solita polenta
              che faceva casa contenta,
              sotto la cenere bollente
              del magro focolare ardente
              la focaccia alla mattina
              affumicava la cucina,
              a finire il forno in pietra
              pane azzimo mal cuoceva
              alimentato da fuscelli
              veramente inconsistenti:
              questo era il mio tempo
              scarseggiante di frumento.
              Composta mercoledì 12 dicembre 2012
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                Scritta da: Umiltà
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Ricordi nel nulla
                Ti guardavo antica quercia,
                mentre miravi il nulla.
                il guardo intriso, forse,
                del mattino dell'età novella.
                Pur io mi ritrovo
                pur io miro il vuoto.
                Rincorro ricordi,
                torno alle radici
                a bearmi sicura nell'ombra della tua figura.
                Risento come eco il tacito tuo dire
                "Rammenta" dicevi:
                "rammenta l'opra di chi t'ha sempre amato"
                La lode a lui, che ci ha creato.
                Composta mercoledì 30 novembre 1988
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