Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Giocando con le parole

Siamo sognatori, poeti, giocolieri,
pagliacci con maschere e trucchi,
poi semplici uomini, persi tra domani e ieri,
tra mucchi di rime e parole che fanno sognare,
fanno piangere, fanno pensare.
Scriviamo per il nostro piacere,
la nostra è voglia di comunicare,
spesso denunciare, cercar di capire.
Per chi ci vuol seguire,
si troverà a giocar con le parole,
confidenze, peccati, sogni inventati,
desideri avverati e no,
concetti sballati, passioni controllate,
ed una serie di bugie, per i più sbadati.
La voglia che ci preme è dentro,
non si può contenere,
siamo forse capricciosi a volte o eterni bambini,
ma questo nostro gioco di parole
è un bisogno per sentirvi vicini.
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    Scritta da: Fiorella Cappelli
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Casa e Famiglia (Cristiana)

    Ville, villani e condoni
    passeggio e buone intenzioni
    bagnati ai freschi nasoni
    a scovar abitazioni
    pari a strani forieri
    sperando prezzi di ieri
    ritornar indietro molli
    scoprendo dei prezzi folli
    raggiri a scopo di lucro
    assurdo, pesante il mutuo
    giovani, senza domani
    che il Papa vuole cristiani
    impegno, politica invasa
    senza lavoro né casa
    e sempre più si assottiglia
    gioia e ideal di famiglia.
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      Scritta da: Fiorella Cappelli
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Fassino

      In un mondo più affrettato
      dove tutto è conquistato...
      sosta qui, per un gelato

      Fior di panna e poi vaniglia
      avvicina la famiglia
      quasi un tuffo nel passato...
      ricoperto al cioccolato!

      Se hai bisogno della storia
      costruisce la memoria
      è dall'epoca dei nonni
      che risveglia tutti i sonni

      Incartato in pergamena...
      assaggiarlo val la pena!
      Sto parlando del cremino
      gioia del grande e piccino
      intramontabile... Fassino!
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        Scritta da: Fiorella Cappelli
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Mi manchi

        Mi manchi...
        nei giorni che passano
        nelle albe chiare
        nei tramonti che si allungano
        mi manchi...
        nel crepuscolo della sera
        nel tepore della casa
        nell'abbraccio alla vita
        nel respiro
        che soffoca l'ansimante mio petto
        mi manchi...
        nelle parole sorde
        nelle piccole cose
        nei silenzi raccolti
        così, mi manchi
        come umana debolezza del vivere.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Dubbio e Certezza

          Nella mia mente, così povera,
          s'insinua il dubbio della tua Certezza,
          e prego a sera chi non conosco,
          come un vecchio amico, lontano,
          forse la solitudine, la disperazione,
          vuole che tu ci sia,
          ma nel dolore, se tu m'ami, com'è vero,
          non mi sei vicino.
          Vorrei essere un bambino,
          che crede ingenuo ad ogni cosa,
          anche se mistero,
          è abituato alle favole che fanno sognare,
          ed allora, tu sei il grande mago,
          il signore del mondo
          tutto puoi avere, fare, sei il solo a comandare,
          perché allora permetti il male?
          Bambini che non devono morire,
          donne ormai stanche di soffrire,
          mari che mescolano onde col sangue,
          tempeste e terremoti su terre già martoriate,
          su popolazioni malate, punizioni ingiustificate,
          quanto ancora dobbiamo subire la tua collera,
          quando ci perdonerai e senza alcun dubbio ci farai credere?
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Colpa del temporale

            Colpa del temporale

            Mi cercasti un giorno, con una telefonata:
            perché non ti fai sentire, dove sei andata?
            Non avevo più risposto,
            e non pensavo che dopo tanto tempo,
            ancora nel suo cuore avevo posto.
            Accettai d'incontrarlo,
            ma nell'anima, rabbia e rancore,
            per chi vede distrutto per sempre un amore.
            Sotto il vecchio lampione,
            del portone di casa, mentre pioggia scrosciante,
            con sorriso suadente:
            entra pure, finirai per bagnarti,
            lo volevo affogare, quel fetente!
            Che mi aveva distrutto la vita,
            finii per cedere alle sue insistenze,
            come sempre davanti ai suoi occhi,
            mi son persa tra baci e carezze,
            dov'era finita tutta la mia rabbia e le mie certezze.
            Giurai a me stessa, che dopo il temporale,
            l'avrei scaraventato giù per le scale,
            ma è ancora qui che scende e sale
            che stupida che sono... mi piace farmi male.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Povera vecchia Marià...
              non pregare il Dio inclemente che ha negato le tue speranze
              la tua vita intera
              non chiedere indulgenza alla morte,
              la tua vita era vestita di una fame oribile
              e finisce vestita di asma.
              Ma voglio annunciarti,
              a bassa voce forte di speranza,
              la piu rossa e forte delle vendette,
              la voglio giurare sull'esatta
              misura dei miei ideali.
              Prendi la mano di un uomo che sembra quella di un ragazzo
              fra le tur lucide di sapone giallo,
              sfrega i calli duri e i nodi onesti
              nella liscia vendetta delle mani di un medico.
              Riposa in pace, vecchia Marià
              riposa in pace, vecchia combattente,
              tutti i tuoi nipoti vivranno e vedranno l'aurora.
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