Poesie d'Autore


Scritta da: Fiorella Cappelli
in Poesie (Poesie d'Autore)

Hello, Halloween

La vigilia d'Ognissanti
già prepara tutti quanti
con criterio, senza scherno
affrontiamo il nuovo inverno

Così Halloween è alle porte
tra le zucche e storie morte
streghe, zombi e vampiri
Roma è piena di sospiri

Gonne lunghe, cappelloni
e dolcetti tra i più buoni
ogni donna va sicura
come strega, è da paura

Serpi, topi e pipistrelli
unghie lunghe ai polpastrelli
ma indossando un bel sorriso
alla sorte... fa buon viso!
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    Scritta da: Elisabetta
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Odio le prediche

    Odio
    Le prediche domenicali.
    Amore,
    fratellanza,
    solidarietà!
    Parole
    che attraversano
    il salone della cattedrale,
    pervaso da incensi
    e odor di ceri accesi,
    e s'infrangono
    in un rito inutile
    di mani che si uniscono
    inneggianti alla pace.

    Guardo
    i visi dei fedeli,
    intristiti
    ma con i pensieri
    che corrono
    agli invitati in arrivo
    ed al pranzo domenicale,
    o che osservano con invidia
    una vicina impellicciata.

    E la predica finisce
    proprio lì.

    Fuori riprende la danza
    dei rancori tra vicini,
    delle invettive
    contro gli immigrati invadenti,
    o dell'odio verso un parente,
    che morendo
    non ti ha lasciato niente!
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      Scritta da: Elisabetta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Primo ottobre

      Quant'acqua è già passata sotto i ponti,
      quanta neve è caduta sopra i monti?

      Quante rondini son volate verso il mare,
      quante lacrime di bimbi e di scolare?

      Primo ottobre: il tempo come vola!
      Iniziava in questo dì la scuola

      una volta; e col pensiero stanco
      risento il primo pianto su quel banco

      ed il maestro, con quei suoi occhialetti
      che sulla guancia mi dava dei buffetti

      sussurrando parole per me strane
      che non ricordo tanto son lontane.

      Or mi rivedo ancora in un bambino
      che mi passa piangendo da vicino,

      col grembiulino nero e la cartella,
      tirato a peso da una sua sorella

      pestando i piedi come un disperato
      come se stesse andando carcerato.

      Lo guardo triste con il cuore in gola,
      come quel primo mio giorno di scuola.
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        Scritta da: Elisabetta
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il barbone

        Sai, fratello, t'ho visto l'altra sera!
        T'ho visto, appena giunto alla stazione,
        con un trancio di pizza e qualche pera,
        con le tue cianfrusaglie e col cartone.

        Ti ho osservato aggirarti lentamente
        in cerca d'un posto un po' al riparo
        dal gelo, un po' nascosto dalla gente,
        per mandar giù qualche boccone amaro.

        T'ho guardato in silenzio, con pietà,
        ed ho provato a entrare nei tuoi panni,
        cercando intorno un po' di umanità
        qualcuno che mi strappasse dagli affanni.

        Ho trovato l'indifferenza più assoluta
        di tanta gente, che non volea capire,
        gente che al mio patir restava muta,
        quasi annoiata, senza intervenire.

        Solo la strada avevo a fianco a me:
        la strada che talvolta è più accogliente
        e non ti lascia solo, anche perché
        abbraccia nel suo grembo tanta gente

        d'ogni razza e d'ogni condizione,
        non chiede mai a nessuno il passaporto
        non guarda il ceto sociale o la nazione,
        non ride se sei brutto o se sei corto.

        Forse domani ti troveran stecchito,
        disteso su una panca o sotto un ponte,
        oggi per te nessuno ha mosso un dito,
        e pur 'io che t'ho avuto di fronte

        seduto a terra, là nella stazione,
        non t'ho allungato neppure mille lire
        e son passato anch'io con distrazione,
        fingendo di non vedere e non sentire.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Morir d'amore

          Il desio di te m'implora,
          ove il core pone cura,
          dove l'alma tutta grida,
          dentro, con voce sicura...
          E d'amor sarà morir,
          sì d'amor, la notte e il dì,
          spingo i passi... dove sassi
          dove sassi insanguinano i piè.
          Non si deve, non si puote,
          quest'amor non m'appartiene,
          ma il mio cor non si contiene,
          tutto spinge, tutto spinge dove può.
          Ma il mio cor non si contiene
          tutto spinge, tutto spinge come può.
          Il mio freno, non ha eguali,
          il mio fianco è ormai ferito
          e da quando e da quando sei partito,
          dentro me, sarà pentito,
          questo anelito, quest'anelito del cor.
          Solamente in te speranza,
          solamente in te speranza amor...
          Sol ferir di tua presenza,
          gran dolore la tua assenza
          e vengo a dir...
          sì... come Aida tra le tue braccia morir.
          Sì... come Aida tra le tue braccia morir.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            La Forza della Vita

            Asciugo anche questa lacrime
            ne sento ancora il sapore del sale
            mentre scendono, già fanno meno male.

            Non voglio perdermi il bello
            di una nuova alba
            che attende l'abbracciarmi.

            Dove nei suoi prati
            correrò verso il sole
            e il sole mi scalderà
            nuovamente il cuore.

            Perché trasformerò ogni lacrima
            in un sorriso.
            Lo farò con la forza della vita
            che c'e ancora in me.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Torna il Buio

              Torna il buio
              quello che uccide
              cerchi sole disperatamente
              ma trovi angoscia.

              Il freddo uccide
              il sole non riscalda,
              Ti aggrappi per non naufragare
              ma il mare è buio e profondo.

              Quelle mani ti tolgono il respiro
              oggi come allora.

              Quelle grida ancora una volta
              ferme in gola come allora
              non udite.

              Come è difficile amare a volte la vita.

              Nuotare per sopravvivere
              per trovare terra per un po' di pace.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Nella regola, onore non esiste già più,
                e la lama spezzata, su quella stele insanguinata
                che grida vendetta tra lacrime e lutti,
                ci vedranno distrutti.
                Non aver paura ora è impegno di tutti,
                ma è più forte a volte la forza di chi non ha ragione
                e la lotta si fa dura, non parlare, non dire,
                questa è cosa saputa, perché il rischio è morire.
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                  Scritta da: Carlotta B.
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Sono qui di fronte a te
                  con la mia finta felicità,
                  i miei falsi sorrisi,
                  che non possono nascondere
                  il desiderio che ho di te,
                  di toccare i tuoi capelli biondi,
                  di sfiorare le tue labbra con le mie.
                  Sei bellissima, lo vedo anch'io,
                  ma non so dirtelo.
                  No, non sono innamorato di te
                  - non lo sono mai stato di nessuna -
                  ma mi piacerebbe sentirti
                  almeno per un attimo mia,
                  provare emozione
                  per un tuo sguardo d'amore
                  ... io che non voglio
                  amore eterno né pietà.
                  Aiutami, ti prego,
                  sto male:
                  nel dolore che attraversa
                  le mie risate stanche,
                  nell'oblìo assurdo delle mie sere vuote.
                  Inségnami ad amare,
                  a dare soprattutto,
                  a sciogliere il mare di ghiaccio
                  per poterti ricevere
                  e riscaldare.
                  Aiutami
                  a riscoprire il calore del mio cuore,
                  l'ingenua energia di un bambino stupìto,
                  il faro accecante del sole di luglio
                  soffocante nel tardo mattino.
                  Inségnami ad amare,
                  senza pretese,
                  senza progetti,
                  senza troppe speranze.
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