Poesie d'Autore


Scritta da: Lucio Dusso
in Poesie (Poesie d'Autore)
Io lupo della steppa trotto solo
solo, nel mondo ormai di neve bianco...
Dalla betulla scende un corvo stanco,
ma non vedo una lepre, un capriolo!
Oh come voglio bene ai caprioli!
Poterne trovar uno, oh bella cosa!
Vi affonderei la bocca mia bramosa:
non v'è nulla che tanto mi consoli.
E con amor e affezion sincera,
delle tenere carni farei strazio,
finché di sangue veramente sazio
a urlare andrei dentro la notte nera.
Anche una lepre basterebbe, via!
Dolce ha la carne pel mio gusto bruto...
Possibile che tutto abbia perduto
quel che abbelliva un dì la vita mia?
È grigio ormai della mia coda il pelo,
e già la vista mi s'annebbia e oscura,
sono anni che mia moglie è in sepoltura,
ed una lepre, un capriolo anelo.
Vado a caccia di lepri, trotto e sogno
all'invernale sibilo del vento,
e ingozzo neve, neve, finché ho spento
la mia sete, e do l'anima al demonio.
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    Scritta da: Luana Zampieri
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    A ausente

    Amiga, infinitamente amiga
    Em algum lugar teu coração bate por mim
    Em algum lugar teus olhos se fecham à idéia dos meus.
    Em algum lugar tuas mãos se crispam, teus seios
    Se enchem de leite, tu desfaleces e caminhas
    Como que cega ao meu encontro...
    Amiga, última doçura
    A tranqüilidade suavizou a minha pele
    E os meus cabelos. Só meu ventre
    Te espera, cheio de raízes e de sombras.
    Vem, amiga
    Minha nudez é absoluta
    Meus olhos são espelhos para o teu desejo
    E meu peito é tábua de suplícios
    Vem. Meus músculos estão doces para os teus dentes
    E áspera é minha barba. Vem mergulhar em mim
    Como no mar, vem nadar em mim como no mar
    Vem te afogar em mim, amiga minha
    Em mim como no mar...
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      Scritta da: Luana Zampieri
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Tenerezza



      Io ti chiedo perdono di amarti all'improvviso                  
      Benché il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,  
      Delle ore passate all'ombra dei tuoi gesti                      
      Bevendo nella tua bocca il profumo dei sorrisi              
      Delle notti che vissi ninnato
      Dalla grazia ineffabile dei tuoi passi eternamente in fuga
      Porto la dolcezza di coloro che accettano malinconicamente.
      E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
      Non porta l'esasperazione delle lacrime ne il fascino delle promesse
      Ne le misteriose parole dei veli dell'anima...
      È una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
      E richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
      E lasci che le mani ardenti della notte incontrino senza fatalità lo
      sguardo estatico dell'aurora.
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