Poesie d'Autore


Scritta da: Francesca Piras
in Poesie (Poesie d'Autore)
Oh Dio, quando presto attenzione alle voci degli animali, al fruscio delle foglie, al mormorio delle acque, al gorgheggio degli uccelli, al sibilare del vento o al fragore del tuono, in esi percepisco una testimonianza della tua unità. Sento che Tu sei il supremo potere, l'onniscenza, la suprema sapienza, la suprema giustizia.
Oh Dio, Ti riconosco nelle prove che sto affrontando. Concedimi, oh Dio, che la tua soddisfazione sia anche la mia. Che io sia la tua gioia: quella gioia che un padre prova alla vista di un figlio. E che la mia mente si rivolga a Te con serenità e determinazione, anche quando è difficile dire: "Ti Amo"!
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Seduto accanto al fuoco, rifletto
    Su tutto quel che ho visto,
    Sulle farfalle ed i fiori dei campi
    In estati ormai da me distanti;

    Penso alle foglie gialle e tele di ragno
    In autunni che più non torneranno;
    Alle nebbiose mattine, e al sole d'argento,
    E ai miei capelli agiatati dal vento.

    Seduto accanto al fuoco, rifletto
    Al mondo che sarà,
    Quando l'inverno un giorno giungerà,
    Ma della primavera io non vedrò l'aspetto.

    Vi sono infatti tante e tante cose
    Che io purtroppo ancora non conosco:
    Diversi in ogni prato ed ogni bosco
    Il verde e il profumo delle rose.

    Seduto accanto al fuoco, rifletto
    Ai popoli vissuti tanto tempo fa,
    Ed a coloro che vedranno un mondo
    Che a me per sempre ignoto resterà.

    Ma mentre lì seduto rifletto
    Sui tempi che fuggiron veloci,
    Ascolto in ansia ed aspetto
    Il ritorno di passi e di voci.
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Inno alla Belleza

      Che importa che tu venga
      dall'Inferno o dal Cielo
      o mostro enorme, ingenuo, spaventoso!
      Se grazie al tuo sorriso, al tuo sguardo,
      al tuo piede penetro
      un infinito che ignoravo e che adoro?
      Che importa se da Satana o da Dio?
      Se sirena o angelo, che importa?
      Se si fanno per te - fata occhi, di
      velluto, ritmo, luce, profumo, mia regina-
      meno orrendo l'universo,
      meno grevi gli istanti?
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        Scritta da: Elisabetta
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Per non dimenticare

        Voi che vivete sicuri
        Nelle vostre tiepide case,
        Voi che trovate tornando a sera
        Il cibo caldo e visi amici:
        Considerate se questo è un uomo
        Che lavora nel fango
        Che non conosce pace
        Che lotta per un pezzo di pane
        Che muore per un si o per un no.
        Considerate se questa è una donna,
        Senza capelli e senza nome
        Senza più forza di ricordare
        Vuoti gli occhi e freddo il grembo
        Come una rana d'inverno.
        Meditate che questo è stato:
        Vi comando queste parole.
        Scolpitele nel vostro cuore
        Stando in casa andando per via,
        Coricandovi alzandovi;
        Ripetetele ai vostri figli.
        O vi si sfaccia la casa,
        La malattia vi impedisca,
        I vostri nati torcano il viso da voi.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Di fronte all'Africa

          Aver casa è un bene
          dolce il sonno sotto il proprio tetto
          figli, giardino e cane.
          Ma certo appena ti sei riposato dall'ultimo viaggio

          la lontananza t'insegue con nuove lusinghe.
          Meglio è patire di nostalgia di casa
          e sotto le alte stelle, solo,
          riposare con la propria melanconia.

          Avere e riposare può soltanto,
          chi ha il cuore tranquillo,
          mentre il viandante sopporta fatiche e difficoltà
          con sempre delusa speranza.

          In vero più lieve è il tormento di andare,
          più lieve che trovar pace nelle valli di casa,
          dove tra le gioie e le solite cure
          solo il saggio sa costruire la propria felicità.

          Per me è meglio cercare e mai trovare
          che legarmi, caldo e stretto a quanto mi è accanto,
          perché anche nel bene, su questa terra
          sono solo ospite, mai cittadino.
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            Scritta da: Dario Coia
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Generale, il tuo carro armato

            Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

            spiana un bosco e sfracella cento uomini.
            Ma ha un difetto:
            ha bisogno di un carrista.

            Generale, il tuo bombardiere è potente.
            Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
            Ma ha un difetto:
            ha bisogno di un meccanico.

            Generale, l'uomo fa di tutto.
            Può volare e può uccidere.
            Ma ha un difetto:
            può pensare.
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