Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ode alla Vita

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nicodemo

    Nei vicoli della notte
    s'incamminò Nicodemo,
    cieli spenti senza stelle aveva nel cuore.
    Dal silenzio ascoltò
    una voce che raccontava
    profondità di cielo
    e teneri germogli
    fiorirono nell'anima.
    Sentì sciogliersi grumi di sabbia
    dentro le vene e venti di lume trascinarono lontano il buio.
    Negli occhi ritrovò l'innocenza d'un bambino
    e sul ciglio del giorno vide fiorire l'aurora.
    Il pensiero raggiunse nuovi mattini
    e sentì gli anni passare sulla pelle.
    Dio gli svelò il segreto del fiume
    che attraversa la Santa Città
    dove un cielo di cristallo non conosce il buio.
    Sereno andò nel lieve sussurro del vento
    e germogli sbiancati incontrò all'orizzonte
    nella stella lucente del mattino.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Rosso scarlatto

      Ho amato,
      amato la tua aria.

      Amato le tue dita
      strette alle mie.

      Ho amato,
      ho fatto l'amore
      con le tue parole,
      con i tuoi pensieri,
      con la tua anima.

      Ora i primi
      raggi dell'alba
      non illuminano
      più i tuoi occhi,
      il tramonto apre
      alla notte solo
      i miei solitari
      occhi umidi.

      Sotto l'occhio
      attento di una clessidra,
      il sole illumina
      il mio tempo.

      Carne solo carne,
      tra le mie dita,
      condita da insipidi minuti
      di un rosso scarlatto.

      Carne solo carne
      senza vita.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il tuo piccolo naso rosso

        Un giorno come tanti,
        un filo di brina,
        delle foglie infreddolite
        dal vento del mattino.

        Sembrava cosi,
        infreddolito
        e tremolante,
        il nostro primo saluto.

        Cosi sarebbe stato,
        se le tue parole
        non fossero state scritte
        dai miei sogni,
        se le tue gesta
        non avessero
        disegnato nell'aria
        i miei pensieri.

        Cosa sarebbe stato
        se le tue labbra
        non avessero
        scritto il futuro.

        Cosa sarebbe stato
        se non ci fosse
        stato un tremolante
        infreddolito
        piccolo naso rosso.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Nodo dopo nodo

          Una corda.
          Una corda piena di nodi.
          Una corda piena di ricordi
          in infiniti nodi
          tutti diversi,
          tutti unici,
          tutti irripetibili.

          Seguo la corda
          mi avvicino ai nodi
          sfiorandone uno sorridente,
          uno umido di pianto,
          ne vedo uno stupito,
          uno incredulo,
          uno meravigliato.

          Altri quasi vergognosi
          di essere dei nodi
          timidi, imbranati, ingenui.

          Passo dopo passo,
          vivo questa corda
          fino alla fine.

          Una corda tagliata,
          sfilacciata in mille
          piccolissimi fili,
          in mille pensieri
          spezzati,
          in pensieri spezzati
          che non riusciranno
          più ad unirsi
          per fare ancora
          assieme un nuovo
          irripetibile nodo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Fili di vita

            Snocciolo tra le dita
            momenti di gioia,
            in gesti che sembrano
            una recita del rosario.

            Il rosario
            della felicità,
            in un lento fluido
            d'emozioni che scorre
            tra le dita.

            Gioco, gioco con te.
            Sono i tuoi capelli,
            sono fili d'oro,
            fili di seta intrecciati
            con sogni e ricordi.

            Sono pensieri, gioie,
            speranze da scartare,
            aprire, consumare,
            al prossimo tramonto.

            Snocciolo tra le dita
            fili d'emozioni
            per unirli in una corda
            di sogni e speranze,
            una corda di vita
            che legherà un giorno
            ad un altro giorno
            fino alla fine
            di tutti i sogni.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La penna ballerina

              In un teatro di carta,
              con la musica
              di sogni e ricordi
              una ballerina danza.

              Danzano carta e penna
              fra sorrisi sogni,
              pianti e dolori,
              creando sul bianco velo
              lettere e parole.

              Amo questa ballerina
              compagna della mia vita,
              che danza e scrive,
              che parla per me,
              parla per te.

              Oggi la sua danza è triste,
              i disegni sono annacquati,
              i suoi passi volano
              su ritmi lenti, parole cupe.

              Tra le mie mani ruvide
              la mia ballerina trema,
              sapendo che questo
              sarà l'ultimo ballo per te.

              Sapendo che dietro il sipario
              ci sarà solo il buio,
              ci sarà solo un'uscita,
              ci sarà solo un cartello
              che indicherà una nuova strada,
              una nuova città,
              un nuovo mondo.
              Un mondo vuoto.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Senza tempo

                La mia mente scorre
                su queste parole,
                su questi pensieri,
                per rivivere,
                narrare, ricordare.

                Sento la mia
                vita posseduta,
                posseduta dal mistero
                e da una vita nuova.

                Piccole cose,
                tante piccole cose.

                Un fiore stretto
                dalle tue labbra,
                le tue mani che si
                scaldano tra le mie,
                poche parole
                infilate in un filo
                per sentirti
                accanto a me.

                Non esisteva il passato,
                non si cercava il futuro,
                la vita era il presente.

                Non c'era il desiderio
                di essere altrove,
                quando un sasso
                diventava una poltrona,
                quando una nuvola
                si trasformava
                in bolle di sapone,
                quando un ortica
                era per noi
                il più bel fiore del mondo.

                Non c'era nessun desiderio
                di fermare il mondo,
                conoscere il futuro.

                Nell'aria si respirava
                un solo pensiero:
                vivere.
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