Un "fiore"colpito dal "vento" La corolla si sfoglia, i suoi petali cadono. Una vita sconvolta Il mondo le si avvolge di nero Nella testa, pensieri, solo tristi pensieri. Domande a se stessi? Le risposte? Sono tristi risposte! C'è un passato e ci si illude lo stesso. L'immagine di quella vita? Del buio, un labirinto, angoscia e un'idea fissa che nasce. "C'è un "sole" che scacci quel "vento" ed illumini di nuovo il mio mondo? " ... un bar, un juke box, della musica. Due canzoni, due ricordi, due illusioni Che un disco rinnova. Confusione, fumo, rumore, dei ragazzi che parlano, altri che ridono. Due che si incontrano. Il "fiore" che ancor soffre; parla Si confida. Ha fiducia. Rinasce? Ha incontrato "quel raggio di sole" Ma l'idea fissa, legata al passato Imbroglia ancora il suo cuore, mentre, il "sole" vorrebbe dargli il suo amore.
Sono le nove e lei non chiama Dai, sotto non c'è nessuna trama, c'è il mare e lei sparsa di sale non devi sempre pensare male.
Essere da solo e sentirsi stanco È come avere un diario bianco Vuol dire che vivi la tua vita Senza alcun impronta definita.
Ma essere solo a volte è bene Non devi dividere le tue pene Puoi risentire i tuoi tormenti Ami, pesi e misuri i sentimenti.
Uffa, già le dieci, lei non chiama Cominci a pensare che non ti ama Domani, vedrai si vorrà scusare Che non si è mai potuta liberare.
Tu, torni da questa mattinata sembri un frullato di giornata lei non ha cercato l'occasione per dirti un ciao, che delusione.
Sono le sedici sei sugli spilli Telefono perché tu non squilli? Mi accontentavo di un saluto Ormai è chiaro non hai voluto.
Adesso, me ne torno indietro Ma guardo ancora verso il vetro Devo ficcarmelo bene in testa Solo e deluso ad ogni festa. Prendo il telefono, la chiamo Solo uno squillo da richiamo mi risponde "sono in spiaggia" non ha capito la mia angoscia.
Essere da solo e sentirsi stanco Essere come quel diario bianco Oggi non scriverò nessuna nota Anche questa pagina resterà vuota
Essere da solo e sentirsi stanco Essere come quel diario bianco È buio, la domenica è passata Accidenti, che c... di giornata.
Tu scruti gli occhi miei, un po' perplessi E forse, cerchi lì, in quei riflessi Il lampo di quel solido prestigio, e invece, vedi solo un velo grigio.
Ma, come puoi pensare, amica mia, di ritrovarci, quella solita allegria, se appena, giri l'angolo della via io, sento tanta triste nostalgia?
Quando tu, mi confidi le tue pene Non posso certo io, stare bene, perché non vuoi capire amore mio che se soffri tu, poi soffro anch'io?
Quando confessavo te, come amico, Adesso posso confidarlo, te lo dico, per tanto tempo, con indifferenza, ho mascherato la mia sofferenza.
A volte mi raccontavi con furore Che lui non capiva il tuo amore Io l'amico, rispondevo con rispetto Ma col cuore gonfio dentro al petto.
Se ti sfioravo il viso con un dito A te sembrava il buffetto di un amico per me quel contatto era calore da trasferire dritto dentro al cuore.
Forse fu proprio quello che alla fine Fece rompere ogni argine e confine Bastò capire come fosse un gioco Amico, diventò amore, a poco a poco.
Ma come puoi pensare, cara amica Ma come puoi supporre, caro amore O avere qualche dubbio od il timore Che io, voglia spegnere quel calore.
Quando l'amico, diventò l'amore, e legame forte di testa e di cuore, ho abbandonato ogni convenzione, prevalgono in me, i sensi e la passione.
Ma se io ti percepisco, non pimpante, anzi, ti intravedo un poco titubante, vuoi proprio allora che io te lo dica, tornano i ricordi, tu, come mia amica.
Di quei tuoi dubbi, io nutro il terrore, son quelli che distruggono il mio umore, son quelli che distraggono il tuo cuore, per questo sono perplesso, caro amore.
Ma come puoi pensare, amica mia Che la notte io, ti senta solo mia divisi e lontani, per molte ore, anche se ti penso sempre, caro amore?
Tu, mi rispondi fidati, o gioia mia, non struggerti, che sono solo tua, per questo amore giovane, ma antico, devo sentirti mio amore e mio amico.
Ma certo che mi fido, amore mio Non posso fare altro vivaddio, sul filo del rasoio, tengo il mio cuore, ma mi sento il tuo amico e il tuo amore.
Io non ho mai avuto dubbi su di te Sapevo di non reggere il paragone Con lui che era il tuo vero amore. Io non ho mai avuto dubbi su di me Ti ho amata fin dal primo sguardo Lo sento quando tu non ci sei... E poi... quando tu sei qui, sei come una scossa per la mente, sei come la linfa per la pianta, sei come il sangue nelle vene ... che scorre nelle pareti del mio cuore. Io non ho mai avuto dubbi su di noi Sapevo che anche tu mi avresti amato Dovevo solo esserti vicino e farti sentire la mia presenza... in un confronto... che non finisce mai. Dovrei dirti oggi facciamo questo, domani, poi, faremo quello e dopodomani ancora di più. Io ho avuto solo un dubbio su di te, io non ho mai capito se il tuo far progetti fosse vitalità, se nel confronto tu cercavi il meglio di me o se fosse un paragone... per dimenticare colui che non c'è! Oggi io ho un dubbio su di noi, il rispetto d'accordo, e l'affetto certo però, in questo dimmi... l'amore dove sta? Forse a te basta così, a me invece no... mah! forse diventerò il paragone col prossimo che verrà tu invece non sarai il mio, anche se sei unica per me.
Ho finito i miei giorni un po' speciali Quelli in cui, con poco, ti senti grande Forse, anche un po' troppo importante. Li ho finiti l'altro giorno col mio amore. L'avevo messa al centro del mio cuore E adesso... non mi è... rimasto niente. Quei giorni incui con un dito tocchi il mondo in cui il tuo pensiero è molto più profondo e nulla ti sembra sia impossibile oggi, invece, mi sembra tutto più difficile. Se mi protendo, io non trovo il mondo Se alzo un dito, sento il vuoto e tocco il fondo.
Se fossi un Dio, di quelli immortali Quelli per cui pregano, e fanno tante guerre Farei una cosa sola, aprirei un ipermercato E regalerei a tutti... giorni speciali. Li regalerei a lei, a me, a tutti quanti Che bello un mondo d'amore che va avanti Se il paradiso esiste non va solo sognato Ma merita... di essere... vissuto.
Il sole riflette il tuo radioso sorriso Nella fresca rugiada di questo mattino E poi, lo evapora e mi appare il tuo viso Come fosse una nuvola del cielo turchino. Il tuo sguardo è come una carezza Un misto di fragranza e di dolcezza che mi sfiora come un guanto vellutato e mi avvolge in un manto un po' fatato. Un grande impulso Che viene da lontano E giunge fino al cuore Questo lo sento... è l'amore. E vedo te, amore oltre ogni confine E sento te, come un amore senza fine. Un amore bello, un amore forte, un amore puro, un amore vero. Un amore bello Un amore grande Un amore dolce Un amore vero Lo senti il profumo della primavera in questo tramonto rosso della sera Il mio cuore batte e già si scioglie mentre il tuo abbraccio poi... lo raccoglie. Un bacio appassionato ci accende Sotto la luna piena che risplende E batte e ribatte... forte il cuore io lo so questo è l'amore. E vedo te... mia dolce creatura E vedo te nelle immagini della natura E vedo te amore oltre ogni confine E sento te... come un amore senza fine. Un amore bello, un amore forte, un amore puro, un amore vero. Un amore bello Un amore grande Un amore dolce Un amore vero.
Dicono che non batta più il cuore, sentendo un poeta parlar d'amore dicono che non c'è più il sentimento, che se lo sia portato via il vento. Dicono che sono sparite le emozioni, le albe, i tramonti sono solo illusioni? Dicono che è tutta finzione, il virtuale Che non c'è più la vera donna speciale. Dicono, dicono solo una sciocchezza si può annullare o abolire la bellezza? Ma quale finzione, ma quale virtuale Questa domenica, ho conosciuto Ale. Dolce, carina, sensibile, sì donna speciale, elegante, fine, non certo come un rituale. Ci siamo visti, era tutto coperto dalla neve e quello che poteva essere un giorno greve appena è apparsa lei, come se fosse il sole ha sciolto la neve e fatto sparir le nuvole. L'ho guardata nei suoi occhi dolci e neri Ma non erano solo belli, erano vivi e veri. Forse all'inizio era un poco emozionata forse, un poco imbarazzata ed impacciata. Le ho detto parole d'amore come un poeta Le ho cantato canzoni sensibili, come seta, l'ho guardata negli occhi, e poi accarezzata il suo sguardo era un sì e io l'ho baciata. La sua pelle fremeva ed era quasi vellutata La sua bocca fresca e molto appassionata. E io la sento anche adesso che è partita E poi l'ho chiamata ed anche risentita Fremo per incontrarti, o dolce cerbiatta Mi sa che sto per prendermi una cotta. Dicono che non batta più il cuore Sentendo un poeta parlare d'amore. Dicono che non c'è più il sentimento ? I loro sono volati via come il vento. Sono rimasti vuoti, per loro l'amore non vale io invece mi sento pieno il cuore, grazie ale.
Questa è l'edera... la nostra foglia antica, che ha... più di cent'anni, ma, non li dimostra mica. Qui, c'è tutta la nostra storia, di cui... siamo orgogliosi e fieri fatta di lotte, passioni e gloria. Storia di oggi, radici e storia di ieri. Quante notti... abbiamo passato A ricordare le lotte col Papato, le tante storie già vissute Dei tanti eroi e delle vite cadute E poi i grandi moti e le battaglie Alcune vinte... ed altre perdute per riportare al nostro Paese, la libertà che il tiranno ci prese. Garibaldi, Cattaneo, Saffi e Mazzini, Gaudenzi, Ghisleri, Conti e Zuccarini, Reale, Omodeo, La Malfa e Spadolini Romeo, Pacciardi, Compagna e Visentini. Questa, amici, non è mica vanagloria, ma è solo il patrimonio della nostra grande storia. È quel colore verde speranza, che ci da la forza di lottare, anche se estrema minoranza. Perché l'edera... non è mica cosa finta, ma è come pelle che al corpo è sempre avvinta. Qui, trovi, la ragione, il dubbio, la laica tolleranza, la libertà, la giustizia sociale, e l'uguaglianza. I doveri e i diritti dell'uomo, la sua vita, l'autonomia, la patria e la nazione, nell'Europa unita. L'associazionismo, la scuola e l'educazione L'Umanità, il pensiero e l'azione. E poi, chi l'ha amata veramente, no non se la può proprio togliere dalla mente, perché, lei è come un grande amore, solo, un vero forte amore, niente di più di questo, niente di più.
Garibaldi, Cattaneo, Saffi e Mazzini, Gaudenzi, Ghisleri, Conti e Zuccarini, Reale, Omodeo, La Malfa e Spadolini Romeo, Pacciardi, Compagna e Visentini. Questa, amici, non è mica vanagloria, ma è solo il patrimonio della nostra grande storia.
E voi, opportunisti, voltagabbana nascosti in silenzio nella nuova tana perché, la sedia della vergogna, vi costringe a subire, questa gogna. Avete predicato, il senso del dovere, poi avete tradito, per sete di potere, siete condannati, senza alcuna indulgenza, a vivere, con questo rimorso di coscienza. Ma noi non ti tradiremo, nostro vero grande amore, su di noi ci puoi contare ma tu lo sai, sì che lo sai. Ti amiamo, per te possiam morire, perché tu sei... Il nostro vero grande amore...
Un tempo corteggiare era un po' un'arte Non eri costretto a recitare alcuna parte Si parlava il linguaggio del proprio cuore Ogni giorno scrivevi una lettera d'amore. Quando tutte insieme poi tu le rileggevi La sensazione di un romanzo ne traevi Erano tutte storie dolci, pure ed originali Storie della vita... ma molto belle e speciali. Ora, per corteggiare scrivi un esse emme esse Dove le parole sono quasi sempre le stesse non conta ormai più lo stile del linguaggio Ma, l'essere abili a rubare un messaggio. Ti trovi in una dimensione non virtuale Hai le risposte subito e in un tempo reale Un tempo dicevi ciao, come stai, cosa fai? Oggigiorno invece chiedi sempre dove sei? A volte un esse emme esse è un segnale Per farsi richiamare dal proprio amore Ma bisogna poi cancellare quella traccia Se non si vuole perdere anche la faccia. In centosessanta battute devi fare il punto ciò che era un romanzo, oggi è un riassunto non ci sono più quelle belle storie originali incolli quaranta messaggi, trenta sono uguali. Si può amare anche in centosessanta caratteri Se quei pensieri e i sentimenti fossero sinceri Ma per parlare a Rossana fanno come Cristiano che declamava le parole romantiche di Cirano È in questa tresca, oggi che l'amor si tesse tutti attori che fingono e inseguono dei miti in una sintesi di milioni di esse emme esse si illudono di essere diventati tutti poeti.